Una piccola delibera a costo zero per una montagna di libertà riconquistata: da oggi i bambini di Milano potranno tornare a giocare nei cortili dei condomini, pur rispettando gli orari del riposo. Pare un’ovvietà? Ebbene, sappiate che fino a prima di questa votazione, una regola risalente agli anni Trenta vietava quello che sommariamente veniva indicato ancora come “Giuoco del pallone” negli spazi verdi comuni dei palazzi cittadini.
La delibera di Palazzo Marino accoglie un’integrazione al Regolamento di Polizia urbana del Comune di Milano, inserendo due commi all’art. 83 bis «Giochi dei bimbi nei cortili»: «Il Comune di Milano riconosce il diritto dei bambini al gioco e alle attività ricreative proprie della loro età. Nei cortili, nei giardini e nelle aree scoperte delle abitazioni private deve essere favorito il gioco dei bambini, fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete e del riposo stabilite dai regolamenti condominiali».
Mamme e papà milanesi, un consiglio: stampate queste poche righe qui sopra, con il testo della delibera appena approvata, e appendetele nelle bacheche dei vostri palazzi. Nessun regolamento condominiale potrà più vietare il gioco in cortile dei vostri figli al di fuori degli orari di riposo e, nel caso, potreste fare ricorso.
Lasciate che si riapproprino di uno spazio che gli permetterà di stabilire una relazione con gli altri piccoli vicini, magari fino a oggi incrociati solo in ascensore. Che li aiuterà a inventare giochi che non abbiano bisogno di console e telecomandi. Che li lascerà correre divertendosi, senza inquadrare l’attività fisica solamente in rigidi orari di lezione sportiva. Insomma, lasciate che siano semplicemente quello che sono: bambini.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez