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Cittadella della salute: interesse pubblico o privato?

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In questi giorni la scelta localizzativa della futura “Città della Salute”, che accoglierà due eccellenze della sanità lombarda come il Besta e l’Istituto dei Tumori, potrebbe essere condizionata da interessi e logiche che poco hanno a che vedere con l’interesse ed il “bene comune” dei cittadini.

Due le proposte: l’area della caserma Perrucchetti e l’area ex-Falck a Sesto San Giovanni. Quasi una sorta di gara tra il Comune di Milano e quello di Sesto San Giovanni.

La regione Lombardia ha il coltello dalla parte del manico. Formigoni continua ad annunciare incontri risolutivi e contemporaneamente proroghe. Questo indecisionismo favorisce interessi privati.

Lo scorso 4 maggio su Repubblica si legge che il progetto Cerba, sponsorizzato da Umberto Veronesi, è in crisi a causa dei guai giudiziari e finanziari di Salvatore Ligresti. Il Cerba deve sorgere in via Ripamonti, accanto allo Ieo, su terreni della società Im.Co (terreni agricoli acquistati anni fa e rivalutatisi grazie al progetto Veronesi), del gruppo Ligresti, di cui la Procura della Repubblica ha chiesto il fallimento. Inoltre, proprio in questi giorni scadono i termini per gli atti urbanistici necessari a garantire l’avvio dei lavori.

Lo stesso giorno sul Giornale compare questo redazionale: “La Cittadella della Salute (Besta e Istituto Tumori) potrebbe sorgere in via Ripamonti, a fianco dello Ieo di Veronesi, negli stessi terreni destinati al centro di ricerca Cerba. L’ipotesi sbaraglierebbe le due aree più quotate del momento: l’ex Falck di Sesto e la caserma Perrucchetti. La Regione ha acquisito il materiale necessario a valutare e si pronuncerà nei prossimi giorni”.

Formigoni ha annunciato l’ennesima proroga, anche sul Cerba.

In questo meccanismo in cui gli interessi privati spesso non coincidono con quelli dei cittadini si inserisce anche il fatto che tutte le istituzioni, compreso il comune di Milano capitanato da Pisapia, devono trovare accordo.

Ma uno degli assessori del comune di Milano, Stefano Boeri, è il firmatario del progetto architettonico del Cerba.

Occorre vederci chiaro e controllare.

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