– “Non so chi mi abbia dato i soldi per il mutuo di casa, forse vogliono incastrami..”, così disse il signor Scajola.
– “Non so spiegare come il signor Lavitola sia finito in quelle  foto, forse si trovava a passare per caso in Albania..”, più o meno così,  sussurrò un simil pensieroso ministro Frattini.
– “A casa mia si svolgevano solo feste signorili, quattro salti tra amici..”, qui non occorre neppure citare il nome dell’autore.
– “Non mi riferivo a Brunetta quando ho parlato di quel nano di merda di Venezia che sta nel governo…”, disse Bossi, dopo aver insultato il povero Renatino.
– “Non mi riferivo a Brunetta quando ho parlato di quel…”, ha esclamato Bossi, evidentemente smemorato, dopo aver ripetuto, pari, pari, il medesimo insulto e sempre contro il povero Renatino…
– “Viva la patria, viva la patria..”, strillava commosso Mimmuzzo Scillipoti, mano nella mano con il vecchio Silvio, ma poi dimenticavano persino le parole dell’Inno di Mameli, forse per non scontentare fratel Bossi e le camicie verdi.

Potremmo proseguire con un lunghissimo elenco, dal momento che questi signori non solo non ricordano mai nulla, ma sono stati persino capaci di smentire e rettificare quanto era stato registrato e trasmesso con i loro volti e con le loro voci, talvolta in presa diretta, senza neppure la mediazione “dell’odiato cronista”.

“Non ho mai chiesto la testa di Biagi, di Santoro, di Luttazzi, di Travaglio, l’editto bulgaro non c’è mai stato..”, così parlò il più caro amico del defunto dittatore libico, nonostante la sua infame prestazione “bulgara” fosse stata vista da milioni di persone, in Italia e nel mondo.

Abbiamo ripensato a loro, alle loro bugie, alla loro impudenza, alla loro capacità di negare persino l’evidenza, quando il lanciatore di estintori “Er pelliccia” ci ha fatto sapere che lui tirava gli estintori ma, ovviamente, per spegnere il fuoco.

Tra gli uni e gli altri, sotto il profilo linguistico e persino nel comune disprezzo per la verità e per la Costituzione, esiste davvero un “comune sentire”, un linguaggio condiviso, uno stile di famiglia.

Chi sa magari, prima o poi, anche al lanciatore di estintori un posto di sottosegretario alla protezione civile o da viceministro agli Interni. Così finalmente l’Italia avrà il governo Berlusconi, Scilipoti, Er Pelliccia; sarà forse la foto simbolo del ventennio!

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