Conosco molti ragazzi che studiano da diversi anni per diventare magistrati o avvocati. A dirla tutta, anche io studio da diversi anni, fra tutto ormai sono quasi dieci, per lo stesso obiettivo.Si tratta di una fatica mica da poco.  In Italia siamo così bravi a trovare l’inganno, che siamo diventati anche estremamente raffinati nel pensiero giuridico. E di leggi ne abbiamo un sacco, e dunque a farla facile, è tutto davvero estremamente difficile.

Prendi la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Perugia. Il caso di Amanda, Raffaele e Rudy, per gli amici. I primi due assolti per non aver commesso il fatto, il terzo condannato a 16anni per l’omicidio di Meredith in concorso con ignoti.
Ne ha parlato praticamente tutto il mondo, e io che ho seguito poco la vicenda, mi sono sentito un po’ tagliato fuori, come quando non hai visto la partita del Mondiale. Così sono corso ai ripari e ho guardato la tv,  letto qualche giornale, cercando di farmi un’idea.

Ho capito che Amanda ha comprato le mutandine sexy dopo che è morta Meredith. Ho capito che questa Meredith, inglese, era una brava ragazza acqua e sapone, mentre quest’altra Amanda, era una più furba e più bella.
Ho anche capito che per gli americani, essendo americana, Amanda è innocente, mentre per gli inglesi, essendo inglese Meredith, Amanda è una scaltra assassina.
Ho visto che agli americani la sentenza è piaciuta un sacco. Amanda assolta. Un’altra guerra vinta. Le troupe delle tv statunitensi hanno perfino fatto festa. Agli inglesi invece la sentenza è piaciuta meno, specie alla famiglia di Meredith, che ha mantenuto però un stranissimo contegno, accettando la decisione senza nessuna critica alla giustizia italiana.”

Una buona fetta di italiani è invece molto arrabbiata. Fuori dall’aula si sente  gridare “vergogna, bastardi.  Qualcuno saluta gli amici a casa.
Io proprio non sapendo per chi tifare, aspetto di leggere le motivazioni della sentenza, o gli esiti del ricorso in Cassazione, anche se questi giudici devo proprio averla fatta grossa, se tutti gli altri giudici, decisamente popolari, manifestano di non condividere la decisione.

Tantissime le sentenze emesse sui social network e tantissimi ovviamente i giudici.

C’è il razzista al contrario, che considera Rudy innocente e Amanda e Raffaele colpevoli, perché, scrive, “vogliono farci credere che è stato il ragazzo di colore…andiamo aprite gli occhi”. C’è il perito della scientifica wannabe che contesta tutte le perizie, alla luce delle tante puntate di C.S.I visionate. C’è il rocambolesco fatalista, che sottolinea come “se in primo grado fosse stata assolta, in appello sarebbe stata condannata, la giustizia è davvero un terno al lotto”.

E poi ci sono gli immancabili giudici della morale, profondi conoscitori dell’animo umano, ai quali di dettagli come le prove e regole procedurali non importa nulla, al cospetto di succosi dettagli erotico-sentimentali.
Non manco i veri tifosi. Di Rudy, Amanda, o Raffaele. Dipende dalle bandiere e dai gusti. ( ma va detto che Amanda, molto bellina, la fa da padrona con migliaia di fans.)

Occasione ghiotta anche per i censori della malagiustizia, pronti ad accodarsi al coro degli indignati, solidali alle vittime in quanto vittime anch’essi. Si passa dalla solidarietà del parente del carcerato,  al furioso condomino che ha perso nella lite civile col vicino di casa e cova vendetta contro la casta dei magistrati. Scandali a go-go, e visto il clima, e’ intervenuto anche il ministro Alfano. “ I giudici non pagano mai”. Piatto ricco, mi ci ficco.

Io invece non so cosa dire, non me la sento di dire assassini a due dichiarati innocenti, non  sento tutto questo desiderio di vendetta –  giustizia, non mi ritengo capace di giudicare i giudici, né di spacciare verità di cui so poco o nulla.
Certo leggi che ti rileggi, un’ idea sul ferretto del reggiseno col DNA me la sono fatta pure io. Ma poi a buttarla lì nel mucchio, niente, proprio non mi sento capace di giudicare tragedie di cui ho solo sentito parlare davanti un piatto di spaghetti.

Devono essere state tutte quelle cretinate che mi fanno studiare, tipo questa storia del ragionevole dubbio, del favorire la libertà, perché stupidamente, meglio un colpevole fuori, che un innocente all’ergastolo.
Sarà che le decisioni della magistratura, mi hanno detto, si aspettano, si appellano, si criticano volendo, ma dove aver almeno letto cosa dicono, e che in ogni caso almeno un po’ , giuste o sbagliate ai nostri occhi, poi alla fine si rispettano.

In verità, credo che non avendo seguito molto la cosa in tv, io di questo processo potrò comunque capire davvero poco.

Forse il processo doveva svolgersi direttamente in televisione, senza robaccia da azzeccagarbugli di mezzo
Sarebbe davvero più semplice fare così, e molti sarebbero più soddisfatti.
In futuro faremo così.

Si organizzerà una grande diretta tv , tipo Forum ma più serio, e i personaggi della storia raccontano i fatti, le emozioni. Li interroga un conduttore, con le domande da casa e l’aiutino,sempre facendo attenzione agli aspetti morbosi: share assicurato. Così se ne parla un pò, si sente qualche criminologa in minogonna, qualche ombroso psicanalista, un’attrice, un po’ di gente così a casaccio, e alla fine col televoto si decide.

Colpevoli o innocenti, pena a piacere del pubblico.

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