L’aeroporto di Forlì è a un passo dal fallimento. Ma spunterebbe anche l’ipotesi della bancarotta fraudolenta. La procura della repubblica sta infatti  indagando nei confronti di ignoti su Seaf, la società che gestisce il Ridolfi. Un buco milionario, quello della società, che sarebbe arrivato a 9,5 milioni di euro. E’ così che la guardia di finanza, nei giorni scorsi, ha acquisito una serie di documenti che – secondo fonti investigative – farebbero pensare a una serie di reati commessi in fase di approvazione dei bilanci.

E proprio di fronte alle inchieste, Unicredit ha fatto marcia indietro, dicendo no allo stanziamento di nuovi soldi per coprire il buco milionario. È venuto però in soccorso il Comune di Forlì, che oggi ha approvato il rilascio di una fideiussione alla Bnl, anche grazie ai voti favorevoli della Lega. Pur di salvare l’aeroporto il Carroccio si è messo contro gli esponenti del Pdl, dando alla partita una connotazione più politica che economica.

Il Consiglio Comunale di Forlì infatti ha approvato oggi il rilascio di una garanzia fideiussoria non superiore a quattro milioni di euro alla banca, nell’interesse di Livia Tellus Governance, la holding delle partecipate che il sindaco di Forlì  Roberto Balzani ha creato di recente anche per favorire gli ultimi stanziamenti di fondi per l’ aeroporto. Questo in attesa che il privato Save muova passi concreti nell’acquisizione delle quote.

Un provvedimento che oggi è stata all’origine di una vera e propria bagarre politica, che ha visto inaspettatamente unirsi Pd e Lega contro Pdl, che al momento del voto ha preferito uscire dall’aula. Il Carroccio alza gli scudi e difende a spada tratta il salvataggio di Seaf (come scritto nei giorni scorsi dal Fatto Quotidiano) forse anche per non perdere il favore dei veneziani di Save intenzionati ad acquistare le quote dello scalo romagnolo. “Sull’aeroporto – ha dichiarato Francesco Aprigliano, capogruppo della Lega Nord – l’alleanza Pd-Lega è un asse di ferro. Voteremo a favore di Seaf costi quel che costi, anche se si sacrificheranno i rapporti governativi con il Pdl”.

Da parte sua il Pdl, attraverso le parole del coordinatore provinciale del centrodestra Antonio Nervegna, ipotizza una “manovra” del presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani, finalizzata a scongiurare l’arrivo di Save. “Tutta Bologna – ha dichiarato Nervegna – e in particolare il presidente Errani, stanno lavorando contro l’approdo del gruppo Società Aeroporti Venezia a Forlì. Se si ritira Save entra la bolognese Sab, questo è il giochino”.