Manifestazione ieri sera al cinema Barberini di Roma per rendere omaggio a Jafar Panahi. Il regista iraniano, Leone d’oro a Venezia nel 2000 con “Il cerchio“, condannato dal regime a 6 anni di carcere e a 20 di divieto d’esercizio della professione. L’iniziativa, organizzata da Cinecittà Luce e Articolo 21, ha ricordato anche il caso di Mohammad Rasoulof, collega e connazionale a cui è toccata la stessa pena. L’appello, rilanciato anche sul sito del Fatto, è stato sottoscritto da oltre ottomila persone. “Mi hanno privato della possibilità di esprimere il mio pensiero e scrivere per vent’anni, ma non possono impedirmi di sognare che fra vent’anni l’inquisizione e le intimidazioni lasceranno il posto alla libertà e al libero pensiero” sono le parole Panahi lette in sala. Entro tre settimane per il regista c’è il terzo grado di giudizio che determinerà il suo destino. Stasera la manifestazione si ripeterà al cinema Massimo di Torino in nome della libertà d’espressione. Sono stati scelti come simbolo della manifestazione dei palloncini verdi che richiamano il movimento di protesta iraniano, Movimento Verde.
Servizio di Paolo Dimalio e David Perluigi
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