Non possiamo consentire che il governo autoritario di Berlusconi si trasformi in vero e proprio regime. Questo potrebbe accadere con la marcia su Milano del 13 febbraio. Quel giorno, approfittando dell’appoggio della frangia leghista, cercherà di riempire piazza Duomo per dimostrare che “gli italiani sono con lui”.

Finora sono i suoi sondaggi virtuali a trasmettere questo messaggio. E grazie alle sue tv, ha potuto giocarselo senza contraddittorio. Ma se davvero, il 13 febbraio, l’unico segnale che l’Italia (e il mondo) recepisse fosse l’aggressione squadrista ai magistrati che lui sta preparando in piazza, sarebbe realmente la fine dello stato democratico e lo spegnimento delle residue speranze di riscossa.

Per questo sostengo l’idea di Beppe Giulietti e Federico Orlando di Articolo 21 di mobilitarci per reagire con una grande manifestazione alternativarilanciata da Michele Santoro, Barbara Spinelli e Marco Travaglio – perché gli italiani, di ogni connotazione sociale e politica, il 13 febbraio possano dimostrare di volere la legalità costituzionale, la dignità delle donne e la difesa delle istituzioni democratiche.

Tre mobilitazioni preparatorie importanti avvicineranno la scadenza del 13 febbraio: domani a Milano, con Un’altra storia italiana è possibile, alle 15 in Piazza della Scala ci saranno le donne, per “ridare dignità all’Italia”; il 5 febbraio, sempre a Milano, con la grande manifestazione promossa da Libertà e Giustizia Dimettiti. Per un’Italia libera e giusta al Palasharp; il 12 febbraio in tutta Italia con le manifestazioni Adesso Basta! Berlusconi dimettiti organizzate dal Popolo Viola .

Il 13 dovrà essere una manifestazione imponente e democratica, con in mano il tricolore e la Costituzione, aperta a tutti i soggetti che si riconoscono e difendono questi due simboli della coesione italiana. Avevamo pensato ad una piazza importante, la più importante di Roma: il Circo Massimo; ma l’appello dei tre giornalisti per il 13 febbraio ci ha convinti a dirottare gli sforzi verso la manifestazione davanti al Tribunale di Milano.

Decideremo insieme – nella riunione convocata da Articolo 21 per mercoledì 2 alle 13.30 nella sala San Claudio di palazzo Marini a Roma – le modalità e le iniziative necessarie per poter organizzare la più grande manifestazione degli ultimi tempi. I tempi sono brevi ma credo nell’indignazione e nell’orgoglio dei cittadini italiani che amano la legalità repubblicana. Per poter gridare – insieme a tutte le forze sociali, politiche e sindacali italiane – il nostro “Vado al Massimo… per la Costituzione, la difesa delle istituzioni democratiche, la dignità delle donne, la legalità”.

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