Siamo un popolo di fessi. Perché senza libertà (di delinquere). A Milano e provincia cercano ragazzi dai 21 ai 33 anni per condurre i tram, disponibilità a turni notturni e festivi, buone referenze e conoscenza dell’inglese. E ovviamente: nessuna condanna penale e nessun procedimento penale aperto. L’azienda rifiuta indagati o rinviati a giudizio per ricettazione e appropriazione indebita. E dunque il senatore Aldo Brancher, imputato per questi due reati nell’inchiesta Antonveneta, sarebbe ‘inidoneo’ a guidare un tram tra corso Sempione e piazzale Lotto. Nei palazzi romani cambiano i criteri di selezione, forse proprio per un brillante processo in corso, il governo ha promosso Brancher ministro a qualcosa (purché non sia il Federalismo, proprietà privata dell’Umberto Bossi). Andiamo fieri dei nostri autisti, meno dei nostri ministri.
Giustizia & Impunità - 28 Giugno 2010
Senza libertà (di delinquere)

- 13:35 - Sanremo, per Sisal favoriti Cristicchi e Giorgia, seguono Olly, Achille Lauro e Fedez
Roma, 14 feb. (Adnkronos) - Chi tra i 14 Big in gara rientrerà nella cinquina dei favoriti? Secondo Sisal, Cristicchi e Giorgia, entrambi a 1,08, sembrerebbero i protagonisti più certi. Seguono Olly a 1,18 tallonato da Achille Lauro a 1,20 e un Fedez autore di una grande rimonta a 1,20. Guardando al gran finale: Simone Cristicchi e Giorgia sono i principali favoriti appaiati a 3,50, seguono Olly (4,00) e a 6,00 Achille Lauro e Fedez risalito serata dopo serata in classifica. (VIDEO)
Ma come nasce la storia tra uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato e il festival della canzone italiana? “Sisal e Sanremo: parliamo di due storie italiane, entrambi da più di 70 anni – spiega il Press Officer di Sisal Gianluca Boserman - Ovviamente quando si parla di Sisal si parla di intrattenimento. Promuoviamo l'intrattenimento indipendentemente che esso sia un evento sportivo, un evento di cinema o, come in questo caso, di un evento musicale. Perché Sanremo è l'evento per eccellenza della musica italiana. Quello che noi vogliamo fare è dare un supporto agli italiani per leggere bene il Festival in tutte le sue sfaccettature, in tutte le sue emozioni”.
“Attualmente – prosegue Boserman - quello che stiamo vedendo in questo Sanremo è che stanno dominando le emozioni, le emozioni per le parole della canzone di Simone Cristicchi, le emozioni per la voce di Giorgia e le emozioni che sta dando quello che per noi è l'underdog di questo Festival di Sanremo che è Fedez. Se dovessimo vedere un eventuale podio al momento difficilmente si discosterà da Cristicchi, Giorgia e Olly, però ci sono anche Achille Lauro e Fedez tra i papabili cinque che puntano alla vittoria. Sanremo, Per noi è il vero Festival delle emozioni. Lo abbiamo visto in queste prime tre serate e credo che si manterrà nel corso di tutto il Festival indipendentemente che siano emozioni di parole, di musica, di voce o degli artisti in gara come Fedez, emozionato durante la prima serata che ha coinvolto tutta la platea dell'Ariston”.
- 13:35 - Al Palazzo Reale di Milano grande mostra su Felice Casorati
Milano, 14 feb. - (Adnkronos) - Il Comune di Milano e Marsilio Arte presentano una delle più ampie e complete retrospettive dedicate a Felice Casorati (Novara, 1883 - Torino, 1963), straordinario artista italiano che torna a Milano a Palazzo Reale dal 15 febbraio al 29 giugno 2025, dopo 35 anni dall'ultima mostra del 1990. Promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte in collaborazione con l'Archivio Casorati, la mostra è curata da Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, tra i maggiori studiosi dell'opera casoratiana.
Il legame storico tra l'artista e la città di Milano è uno dei temi che attraversano la mostra ed è approfondito tra le pagine del catalogo edito da Marsilio Arte. Nel corso della sua lunga carriera, Casorati ha attribuito una funzione strategica a Milano, prima città in Italia a dotarsi di un moderno sistema e mercato dell'arte, riconoscendo alle sue rassegne degli anni Venti lo spazio strategico per un confronto diretto con le ricerche artistiche più aggiornate.
"Casorati a Palazzo Reale" propone una rilettura complessiva del lavoro dell'artista, ripercorrendo in ordine cronologico attraverso 14 sale le diverse stagioni della sua produzione, dagli esordi nei primi anni del Novecento fino agli anni Cinquanta. Sono oltre cento le opere presentate per l'occasione, tra dipinti su tela e tavola, sculture, opere grafiche della stagione simbolista, bozzetti per scenografie di opere realizzate per il Teatro alla Scala, tutte di assoluto rilievo e raffinata qualità, selezionate per la loro esemplare storia espositiva.
I prestiti provengono da prestigiose raccolte private e da importanti collezioni pubbliche, tra le quali in particolare la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, dove è conservata la più importante e ricca collezione museale di opere di Casorati, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Internazionale d'Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la Galleria d’Arte Moderna di Genova, la Galleria d'Arte Moderna Achille Forti di Verona, e il Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste. Cardine del progetto è la stretta collaborazione con l’Archivio Casorati, che ha assicurato il supporto scientifico e la consultazione e condivisione dei materiali documentari storici.
Come osservano i curatori, «la retrospettiva è stata pensata per trasportare i visitatori all’interno dell’universo poetico di Casorati, invitandoli a immergersi nei suoi ambienti (gli interni e lo studio, teatro concettuale della sua intera poetica), conducendoli tra le figure pensose e malinconiche, emblemi riflessivi di un’umanità partecipe e di una profonda filosofia esistenziale. Le sale di Palazzo Reale costituiscono il contesto aulico perfetto per ricostruire la dimensione silenziosa, fatta di pause, contrappunti e vuoti, emanata dalle opere stesse».
La narrazione segue l’intera cronologia dell’arte di Felice Casorati, documentando l’avvicendarsi delle fonti di ispirazione e degli stili, dal verismo al simbolismo, dal neoclassicismo al realismo magico, dalla fase più espressionista orientata dalle deformazioni picassiane sino al ritorno al sintetismo e alle stesure à plat, caratteristiche della produzione di fine carriera.
Il percorso si apre con le prime opere connotate da uno spiccato realismo, tra le quali il celebre Ritratto della sorella Elvira del 1907 (collezione privata) o Le ereditiere del Mart di Rovereto del 1910. Un focus importante è dedicato agli anni trascorsi a Verona, dove l’artista si trasferisce con la famiglia nel 1911. In questa città inizia la sua stagione simbolista e secessionista, alimentata dal confronto con la vicina Venezia, dove Casorati frequenta Ca’ Pesaro, allestisce la sua prima mostra personale nel 1913 e conosce Gino Rossi, Arturo Martini, Ubaldo Oppi, Teodoro Wolf Ferrari.
La mostra propone alcuni dei maggiori capolavori dell’autore con il ciclo delle Grandi tempere e registra l’evoluzione dello stile e del linguaggio dopo il definitivo trasferimento a Torino, a seguito della tragica morte del padre. Qui, nel 1919, Felice Casorati si stabilisce nella casa-studio dove vivrà per tutta la vita. Per la prima volta dal 1964, vengono accostati in un trittico ideale tre importanti dipinti caratterizzati da una dimensione spaziale nuda e desolata e un senso metafisico di inquietante solitudine: Una Donna (o l'Attesa, 1919, collezione privata), Un uomo (o Uomo delle botti, 1919-20) e Bambina (o Ragazza con scodella, 1919), entrambi della collezione della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. La sezione è completata dall’imponente e maestosa Colazione (Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea. Collezione Cerruti), che ritrae una famiglia di sole donne, forse orfane o vedove di guerra, a riassumere lo stato emotivo e psicologico di Casorati, intonato al senso di lutto che pervade i primi anni del dopoguerra.
Aprono gli anni Venti i capolavori La donna e l’armatura del 1921 (GAM Torino) e Silvana Cenni del 1922 (collezione privata), icona metafisica ispirata alla misura classica quattrocentesca e alle pale d’altare di Piero della Francesca. Risale a questo periodo la collaborazione di Casorati con Riccardo Gualino, collezionista, mecenate e imprenditore, per il quale l’artista dipinge i ritratti di famiglia e progetta, insieme all’architetto Alberto Sartoris, il piccolo teatro privato nella loro residenza torinese. Il sodalizio è ricostruito in mostra dai tre ritratti Gualino, dal ritratto di Alfredo Casella (collezione privata), compositore e pianista, direttore di alcuni concerti nel teatrino torinese, e delle danzatrici Raja e Bella Markman, protagoniste con Cesarina Gualino, delle esibizioni di danza libera sotto i fregi casoratiani del teatrino, documentati dai bassorilievi Donna con arco, L’incontro con la musica, Donna seduta con scodella (collezione privata).
Nel 1924 Casorati partecipa con una mostra personale alla Biennale di Venezia, un importante momento di riconoscimento e celebrità: delle quattordici opere esposte allora, sette sono riproposte in mostra. Oltre ai tre ritratti Gualino, sono esposti, nella sala dedicata: Meriggio del 1923 (Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna, Trieste), Natura morta con manichini del 1924 (Museo Novecento, Milano), Ritratto di Hena Rigotti (GAM, Torino) e Duplice ritratto (collezione privata). A partire dalla metà degli anni Venti, Casorati sviluppa il tema delle Conversazioni, un ciclo ideale inaugurato dalla celeberrima e tuttora intrigante Conversazione platonica del 1925 (collezione privata). Il dipinto, nel quale accanto a un sensuale nudo femminile disteso, siede un uomo con un cappello nero (è l’architetto e amico Alberto Sartoris), fu protagonista di un lungo tour espositivo con l’esordio alla Prima mostra del Novecento italiano a Milano nel 1926 e tappe a Dresda (1926), a Ginevra, Zurigo e Pittsburgh (1927), a New York (1928) e all’Expo di Barcellona (1929), dove fu premiato con una medaglia d’oro.
In mostra si potrà ammirare dopo molti anni lo straordinario dipinto Annunciazione del 1927, proveniente da una collezione privata: scelto dall’artista per le esposizioni d’arte italiana del 1927 al Musée Rath di Ginevra e poi alla Kunsthaus di Zurigo, torna oggi visibile al grande pubblico. Nell’atmosfera rarefatta e sospesa di un interno, Casorati costruisce una scena intima in cui il divino traspare dalla specularità e dalle simmetrie attraverso l'inconciliabilità degli opposti: la luce naturalissima e la geometria complessa ed enigmatica dello spazio. Reinserito per la prima volta in un’antologica, il dipinto segna un episodio essenziale entro l’arco dell’itinerario casoratiano.
Sul finire del decennio, l’arte di Casorati è segnata da una svolta in chiave anticlassica, testimoniata in mostra dalle composizioni di una serie di meravigliose nature morte. La pittura si apre al paesaggio, accostato nel dialogo tra interno ed esterno nella poetica Daphne a Pavarolo del 1934 (GAM Torino). Nasce ora il ciclo di dipinti di fanciulle degli anni Trenta e Quaranta, tra i quali Donne in barca del 1933 (Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, Piacenza) e Le sorelle Pontorno del 1937 (Unicredit ArtCollection), entrambi caratterizzati da una donna che allatta, immersa in atmosfere sospese e intime.
Gli ultimi anni sono documentati da nature morte, nelle quali torna il tema antico delle uova (insegna di quel «Numerus, Mensura, Pondus» che è il motto araldico dell’arte casoratiana) e del cimiero – con Natura morta con l'elmo (1947, GAM Torino), Uova e limoni (1950, GAM Torino) Uova su fondo rosso (1953, collezione privata) – e nuovi soggetti come Eclissi di luna (1949, collezione privata) e Paralleli (1949, Collezione Regione Autonoma Valle d’Aosta).
Da sempre appassionato di musica, Felice Casorati non fu solo un eccezionale pittore e un appassionato pianista ma anche scenografo, al lavoro, tra gli anni Trenta e i Cinquanta, per il Maggio Musicale Fiorentino, l’Opera di Roma e la Scala di Milano. Proprio dagli Archivi storici della Scala provengono numerosi dei suoi bozzetti, realizzati per opere come Le Baccanti e Fidelio, o per balletti su musiche di Petrassi o de Falla: un nucleo che, a chiusura della mostra, consentirà di conoscere anche questo versante dell’attività di un artista rigoroso e poliedrico.
L’antologica è accompagnata da un ampio catalogo edito da Marsilio Arte con i saggi dei curatori. La mostra è promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte in collaborazione con l’Archivio Casorati. Sponsor BPER Banca; partner tecnico ATM, con il supporto di Coop Lombardia.
- 13:33 - Sanremo: Geppi Cucciari, 'pubblico Rai1 diverso da Rai3, porterò un po' del mio mondo'
Sanremo, 14 feb. (Adnkronos) - "Vengo da una Rai diversa, quella di Rai3 (dove conduce il fortunato 'Splendida Cornice', ndr), ma è chiaro che questa è una sfida diversa. E quando accetti l'invito da un direttore artistico sei tu che entri nel suo mondo, a prescindere dal fatto che tu possa portarne un po' del tuo". Così Geppi Cucciari in conferenza stampa, sulla sua performance di stasera come co-conduttrice al festival di Sanremo al fianco di Carlo Conti insieme a Mahmood. "Quanto ci riuscirò? Chiedetemelo alle due di notte -dice ancora Geppi- Uno si affida al suo mestiere, cercherò di ricordarmi di 'portarmi'", scherza.
- 13:32 - Caso Uss: Riesame conferma, coordinatore fuga deve stare in carcere
Milano, 14 feb. (Adnkronos) - Il tribunale del Riesame di Milano, dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio il provvedimento per un nuovo giudizio, ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Dmitry 'Dima' Chirakadze, l'uomo con legami con funzionari e oligarchi russi arrestato lo scorso giugno in un filone dell'inchiesta sulla fuga di Artem Uss. Il 54enne è già a processo a Milano per la procurata evasione: per il pm Giovanni Tarzia sarebbe il "coordinatore" del piano di fuga da Basiglio (Milano) all'estero.
- 13:31 - Fisco: Schlein, ‘modelli destra vecchi e fallimentari, sinistra subalterna’
Roma, 14 feb. (Adnkronos) - “E’ vero, c’è stata tanta subalternità da parte della sinistra di fronte al modello della destra che diceva abbasso le tasse ai ricchi e arriva la crescita per tutti. E’ quello che hanno fatto negli ultimi 30-40 anni, hanno fallito ed è assurdo che lo ripropongano”. Lo ha detto Elly Schlein al dibattito sul fisco alla Treccani.
“Dobbiamo dimostrare che la destra ripropone ricette antiche e fallite sulla pelle dei cittadini”, ha aggiunto la segretaria del Pd.
- 13:31 - **Fisco: Schlein, ‘equità orizzontale in Costituzione’**
Roma, 14 feb. (Adnkronos) - "Concordo sulla proposta della equità orizzontale in Costituzione: tanto guadagni, tanto paghi e non dipende dal lavoro che fai. Il sistema è frammentato e corporativo”. Lo ha detto Elly Schlein al dibattito sul fisco alla Treccani.
- 13:31 - Fisco: Schlein, ‘nessun tabù su patrimoniale sui ricchi ma sia Ue’
Roma, 14 feb. (Adnkronos) - “Non è un tabù un intervento sui grandi patrimoni, una tassazione sui super ricchi come ha proposto Lula. Ma va fatto almeno a livello europeo, perché con la volatilità del capitale e’ più efficace. Noi siamo aperti a discutere”. Lo ha detto Elly Schlein al dibattito sul fisco alla Treccani.
