Giusto una settimana alla giornata inaugurale, e poi sarà tempo della fresca esposizione d’automobili al Parco Valentino di Torino: un appuntamento giunto alla sua seconda edizione, dunque molto recente e per certi versi ancora in via di sviluppo, ma che pare aver intrapreso la strada giusta. Diverso, come vedremo, rispetto ad altre esposizioni che in passato hanno tentato fortuna in Italia, per incrociare successo ed innovazione in una formula alternativa e particolarmente godibile per il pubblico.

Sono sostanzialmente due le particolarità del Salone del Valentino, rese possibili dalla location speciale. In primo luogo, la democraticità dell’esposizione, che inizia subito con la bella soluzione dell’ingresso gratuito per tutta la durata dell’evento, in programma dall’8 al 12 giugno. In coda, ma non meno importante, segue l’orario di esposizione particolarmente ampio e flessibile, poiché andando dalle 10 di mattina fino alle 24, permette la massima libertà di presenza.

L’altro aspetto che mette tutti i partecipanti sullo stesso piano è la particolare soluzione scelta per le aree espositive, affidata a sobrie piattaforme a cielo aperto con identico spazio a disposizione di ciascun espositore. Ciò significa due cose, essenzialmente: da un lato le automobili sono più vicine ed accessibili al pubblico, ma anche correttamente defilate ai lati della passeggiata nel Parco Valentino che rimane il plus paesaggistico di questo speciale Salone. Dall’altro, la formula è lontana anni luce dagli stand iperpersonalizzati, sontuosi e giganteschi – a volte vere e proprie costruzioni avveniristiche – impiegati dalle case più facoltose nei saloni internazionali di maggior prestigio (spicca su tutti la rassegna di Francoforte), dove sostanzialmente chi più spende meglio appare.

La formula del Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino cerca insomma di coinvolgere il pubblico – si attendono circa 500mila visitatori – in una modalità più semplice e fresca, sinora inedita. Certo, per il momento la rassegna non ha il carisma delle esposizioni mondiali principali, ma la partecipazione è comunque molto ampia e garantisce una valida rappresentatività del panorama automobilistico italiano: saranno presenti 44 case automobilistiche (incluse presenze del calibro di Lamborghini, McLaren, Lotus, Aston Martin, Porsche) con 25 anteprime nazionali, cui si aggiungono 12 tra centri stile e carrozzieri (tra cui Fioravanti, Italdesign, Pininfarina, Zagato) particolarmente benvenuti in un momento di forte rinascita culturale e di interesse per il design.

Non da ultimo, c’è naturalmente il Parco Valentino, che da solo garantisce l’unicità di questa esposizione. Al Salone si accede (liberamente, ricordiamo) attraverso i quattro portali d’ingresso dedicati ai grandi piloti italiani del passato, Ascari, Nuvolari, Villoresi e Farina; l’area verde di 421 mila metri quadrati si sviluppa sulla sponda sinistra del Lungo Po di Torino, tra i ponti monumentali Umberto I (corso Vittorio Emanuele II) e Isabella (Corso Dante) e in affaccio sulla collina, costituendo l’area verde più famosa e antica della città con un patrimonio arboreo notevole, una interessante avifauna, molteplici punti di interesse, piste ciclabili, passeggiate e occasioni di sport e di svago.

Numerose le iniziative collaterali al Salone, tra cui spiccano i 20 modelli di stile esposti dallo IED di Torino alla Stazione di Porta Susa, il “Gran Premio” sfilata di auto storiche che percorrerà 45 km da Piazza Vittorio Veneto fino alla Reggia di Venaria. E per seguire il tutto, non serve che la App del Salone, scaricabile gratuitamente da Google Play e Apple Store.

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