Licenziamenti in arrivo per Boehringher Ingelheim Italia. L’azienda farmaceutica tedesca ha, infatti, annunciato, a partire da gennaio 2016, un taglio di 176 persone – di cui tre dirigenti – su un totale di 700 dipendenti, pari a circa il 30% dell’organico. Nel primo semestre del 2015 il gruppo è cresciuto del 2%. “La notizia già di per sé drammatica, è ancora più sconcertante se si esamina l’andamento economico dell’azienda stessa”, si legge in un comunicato dei rappresentanti sindacali interni. Per mercoledì è stato quindi indetto uno sciopero con un presidio davanti alla sede milanese di Assolombarda.

“Le ragioni che hanno portato a questa ristrutturazione – ha spiegato l’azienda in un comunicato – vanno ricondotte anche alle criticità che sta attraversando il settore pharma, tra le quali le continue misure rivolte al contenimento della spesa farmaceutica”.

In particolare, aggiunge, “questa situazione ha penalizzato notevolmente i risultati della nostra Divisione ‘Prescription Medicine’ – dalla quale oggi dipende circa il 75% del fatturato dell’azienda – che negli ultimi anni ha segnato una riduzione del proprio fatturato, determinata anche dalla perdita del brevetto di prodotti come pramipexolo e telmisartan”.

Boehringher precisa però che la “procedura di riduzione del personale riguarda esclusivamente i collaboratori di Boehringer Ingelheim Italia Spa. Per Boehringer Ingelheim Research Italia non sono previsti licenziamenti”.

Aggiornato da Redazione Web il 20 ottobre 2015 alle ore 19.02

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