“Come parrocchia di Sant’Anna, parrocchia di San Pietro e realtà del Vaticano, abbiamo pensato di offrire due appartamenti. Ma non solo. Ci impegneremo a trovare il lavoro per il capo famiglia“. Così padre Bruno Silvestrini, parroco di Sant’Anna, una delle due parrocchie del Vaticano assieme alla basilica di San Pietro, risponde all‘appello lanciato ieri da Papa Francesco a tutte le parrocchie d’Europa affinché ciascuna ospiti almeno una famiglia di profughi. Intervistato da Tiziana Campisi per Radio Vaticana, il religioso assicura: “Il lavoro che ci impegniamo a trovare per il capo famiglia gli dovrà consentire di vivere dignitosamente questo periodo, in cui rimarranno in questo luogo per poter affrontare poi l’inserimento in questa società – se sarà necessario – oppure andare altrove, secondo le loro necessità”. E aggiunge: “Per noi adesso c’è il momento dell’accoglienza, l’accoglienza che vogliamo dare qui in Vaticano, in modo particolare anche con il sorriso sulle labbra, con l’entusiasmo cristiano di chi accoglie amando le persone che sono di fronte a noi”
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