Il dialogo trendi delle ultime settimane è stato:
“Oh, è arrivato il caldo…”
“Era ora”
“Beh si dai… oh ciao”
“Ciao”

Segue rumore di ciabatte che si allontanano sotto al portico.
Infradito, per la precisione.

Bologna 2013: la mente sudata fradicia torna allo scorso anno e rievoca nomi terribili e spiacevoli quali Scipione, Caronte, Lucifero, Etrom o la gettonatissima frase di storia contemporanea “Un caldo così non lo faceva dal 2003” .

E via coi ricordi.

E via col sudore

Ai bolognesi piace ricordare quando e quanto faceva caldo con aneddoti sempre uguali e adorano fare roventi paragoni tra le diverse tipologie di afa alle quali sono sopravvissuti. Gli umarells più al passo coi tempi, sin dalle prime ore della mattina affollano i centri commerciali e, come bastoncini di pesce, si godono impanati il refrigerio dell’aria condizionata, conquista moderna di questi anni di crisi che, se confrontati  al periodo della Seconda Guerra Mondiale, non si sta poi così male.

Ogni anno è così.
Ogni anno qualcuno dice “Si perché il problema di Bologna non è tanto il caldo, ma è l’umidità”.
Stending ovescion.
E tutti a fare si con la testa e a sfogliare opuscoli a cura del Ministero del Sudore e della Puzza di Piedi :

1) Uscire di casa, possibilmente in bici senza cambio, tra le 11 e le 15. Se calvi, non indossare cappelli se non in peltro
2) Indossare camice di flanella, scarpe col pelo e gabarden
3) Bere molto quando si esce in macchina, possibilmente vino bianco e, se possibile, assumere con contratto a tempo determinato psicofarmaci
4) Riempire l’ambiente domestico e quello di lavoro di secchi pieni d’acqua e ricordarsi di annaffiare le piante con l’acqua del pesce rosso che d’estate sbianca
5) Climatizzatori, occorre utilizzare alcune precauzioni e posizionare la temperatura a tra i 6° e i 15°. Se in casa ci sono anziani o bambini di età inferiore a 3 anni, si consiglia di sincronizzare la temperatura con l’età del bambino (es. bambino di due anni, 2°)
6) Bere molti liquidi, mangiare molta frutta e verdura, non bere alcolici quando non si guida e,al calare delle tenebre, fare la cacca davanti alla porta del vostro vicino di casa o a quelli dei piani superiori. Se avete un giardino, di notte scendete a fare la pipì vicino a un albero oppure fatela in strada vicino ai cassonetti che fa molto BIO
7) Mangiare molto, soprattutto insaccati, e porre attenzione alla conservazione domestica degli alimenti

8) Usare il potere rinfrescante dell’acqua e attaccare il Kamchatka, anche se si dispone di un solo carrarmatino
9) Conservare correttamente i farmaci, metterli in fila, possibilmente a portata dei bambini, andare in terrazza sotto il sole e giocare a briscola assumendo farmaci fatti scegliere a caso dal componente più giovane della famiglia
10) Prestare attenzione alle persone a rischio, non parlate con loro e in caso di contatto fisico usate dei bastoni. Mai le lame.

Poi si prende l’opuscolo, lo si getta nel rusco e incuranti dei saggi consigli del Ministero si continuerà ad affrontare l’ALLERTA CALDO, ognuno facendo di testa propria

Articolo Precedente

Cassano a Parma, ma la formula chimica del calcio non la capisco

next
Articolo Successivo

L’obiettivo del Pd: consegnare Berlusconi all’Olimpo degli statisti

next