Le congregazioni dei cardinali cominceranno la prossima settimana e continueranno fino a quando non sarà raggiunto il numero completo dei cardinali elettori. Solo allora il Collegio deciderà la data di ingresso in Conclave. La conferma arriva dal decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano, che ha ricordato la procedura nella lettera di convocazione inviata ai cardinali. L’inizio delle congregazioni è previsto per lunedì prossimo, 4 marzo, alle 9,30 nell’aula nuova del Sinodo. Una seconda congregazione si riunirà anche nel pomeriggio per le 17. 

In particolare, nella convocazione inviata ai cardinali elettori dal decano si legge: “In analogia a quanto prescrive la costituzione apostolica ‘universi dominici gregis’ del 22 febbraio ’96 al numero 19, per il caso di morte del sommo Pontefice compio il dovere di comunicare ufficialmente la notizia della vacanza della sede apostolica per la rinuncia presentata da parte del Papa Benedetto XVI, ed effettiva da ieri sera alle ore 20”. Il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, ha detto che difficilmente la data del Conclave sarà decisa lunedì.

A poche ore dall’ultimo saluto di Benedetto XVI da Papa regnante, continuano a susseguirsi le voci riguardanti il nuovo pontefice. Secondo il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, il Conclave dovrebbe puntare su un giovane: “Credo che la Chiesa abbia bisogno di un Papa con forze più giovani, più vigorose”. Quanto agli interrogativi su future parole e scritti di Joseph Ratzinger, Vallini risponde: “Le modalità della nuova vita scelta da Sua Santità nessuno le conosce, ma io credo che non potremo privarci del suo grande magistero, che sarà sempre più un punto di riferimento”. Il cardinale riporta anche un messaggio di Benedetto XVI: “Dica a tutti che io amo Roma, mi ha detto ‘vis-à-vis’, salutandomi per l’ultima volta da Papa. In fondo, Sua Santità è a Roma dal 1981 e quindi si sente un po’ romano”, ha detto Vallini.

Secondo i Gesuiti, il totonome non è la questione centrale da dibattere. La rivista della Compagnia di Gesù, Civiltà Cattolica, scrive che anche se “già dal 13 febbraio i giornali hanno cominciato a speculare sui cardinali papabili, appare però evidente che “le uniche riflessioni che hanno senso sono quelle che si interrogano non innanzitutto sui nomi, ma sulle caratteristiche della figura del prossimo Pontefice”. Secondo il direttore della rivista, padre Antonio Spadaro, “meditare sul nuovo Papa significa infatti pensare in termini universali e con un’attenzione alle sfide del presente, ma soprattutto del futuro, per le quali, come ha scritto Benedetto XVI, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’anima”.

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