Nicola Zingaretti piacerà o no alle truppe cammellate del Pd, ma su un argomento c’ha sempre messo la faccia: la questione omosessuale. Da anni fa si impegna pubblicamente su temi cari alla comunità LGBT, e da quando è presidente della Provincia di Roma ha lanciato molte iniziative a favore della comunità omosessuale.

L’ultima si chiama Voice Out, un progetto europeo contro l’omofobia che coinvolge le scuole di quattro nazioni: Italia, Olanda, Belgio ed Estonia. Si tratta di un edu-game con cui gli studenti presentano una proposta di comunicazione per combattere le discriminazioni verso persone lesbiche, gay e trans. Tre scuole romane sono coinvolte nell’iniziativa (Giordano Bruno, Socrate e Vivona), e hanno realizzato un prodotto multimediale per presentare la loro campagna anti-omofobia. Un progetto importante, di respiro continentale, che premierà la scuola migliore con un viaggio a Bruxelles, dove potrà presentare la propria proposta contro le discriminazioni.

Educare le nuove generazioni al rispetto per le differenze è fondamentale, tanto più a Roma, città per nulla “europea” per quel che riguarda l’apertura nei confronti della comunità LGBT. Non è mai troppo tardi per diventare civili. Roma ci sta provando.

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