Sul sito di Le Monde trovate in queste ore un’intervista molto istruttiva. A rilasciarla è stato Charles F. Dunbar, docente di Relazioni Internazionali presso il Boston College nonché ex diplomatico Usa. Riferendosi alla crisi libica, Dunbar ha parlato di un caso da manuale di diritto d’ingerenza. Siamo infatti in presenza di un regime che massacra la propria popolazione, dunque vi sono gli estremi per by-passare la sovranità di uno stato-nazione.

Semmai, sottolinea l’intervistato, il vero problema è scegliere con cura il paese che dovrà guidare le operazioni Onu sul piano militare, individuandone uno che per ragioni storico-sociali sia legittimato a esercitare tale ruolo. E per fare un esempio cita il precedente della guerra civile di Timor Est, allorché il comando delle operazioni venne affidato all’esercito australiano. Per questa ragione, conclude Dunbar, il paese più adatto a guidare le operazioni militari Onu in Libia sarebbe l’Italia.

Sarebbe.

Perché, come specifica l’intervistato nelle ultime battute riferendosi al nostro paese, “ciò porrebbe un grosso problema vista la scarsa credibilità, perlomeno, dei suoi governanti”. Il bello è che forse non ha mai nemmeno sentito parlare di La Russa.

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