Non succede spesso di svegliarsi a Londra, gurdare fuori e vedere che il sole splende sulla città. Come in molte capitali europee, si celebra il primo No Berlusconi Day.

Il fulcro della manifestazione rimane Roma, però anche qui a Londra si cerca di fare il meglio che si può, a mezzogiorno già c’è confusione, persone che vanno e vengono in cerca di un posto al sole, che nel primo pomeriggio si trasformerà in una ricerca di un riparo dalla leggera, tipica, pioggia londinese.

Circa trecento le persone presenti e a fatica l’isola pedonale prescelta come luogo per la manifestazione riesce a contenere tutti i partecipanti. A piu riprese gli organizzatori vengono avvicinati dalla polizia britannica che chiede spiegazioni riguardo all’inaspettata affluenza di persone. Gli spiriti sono calmi, l’atmosfera gioviale.

Gli interventi si succedono sullo stage allestito dai volontari per l’occasione, vengono proiettati video e si parla ovviamente di Berlusconi.

Qualcuno potrebbe obiettare che siamo lontani, fisicamente ed emotivamente, da quella che è l’attuale situazione politica italiana. In verità le persone sono molto informate e il disincanto che spesso si respira in Italia si trasforma qui in nostalgia per il proprio paese.

Molti gli striscioni e gli slogan che ironizzano sulla figura di Berlusconi: per un giorno a Londra si parla solo italiano, è zona franca e la gente si scopre nuovamente e profondamente legata al proprio paese, vicina alle sorti della nazione che porta ancora nel cuore.

La luce scompare presto e verso le quattro del pomeriggio le persone iniziano a lasciare il luogo della manifestazione, ci si confonde nuovamente tra la multietnica folla di questa città. Passando di fronte alla sede del Consolato Italiano si nota immediatamente una t-shirt con il logo del No Berlusconi Day poggiata su un’asta di legno di fronte alla porta di ingresso. Le luci del Consolato sono spente mentre i partecipanti lasciano questo luogo con il ricordo di una bella giornata ed una speranza nel cuore, con la certezza di avere speso un pomeriggio per l’interesse e le sorti dei propri connazionali; è come dire: così lontano, così vicino.


Camilla Canocchi – Emanuele Comi – Nick Gilbert – Nicola Machetti

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