Gaza, la diretta – Onu: “Il bilancio umano dell’assedio è indescrivibile”. Hamas pubblica il video di un ostaggio 86enne

Netanyahu dice che "non sarà più commesso l'errore di trattare con Hamas". Blitz delle Idf a Jenin: "Uccisi tre palestinesi". Il ministro degli Esteri iraniano: "Abbiamo detto agli Usa che non vogliamo un allargamento del conflitto". Entrati nella striscia 17mila litri di gasolio

Aggiornato: 09:16

  • 09:11

    Israele: “Presa una roccaforte del Jihad Islamico nel nord della Striscia”

    I soldati israeliani hanno continuato ad operare nella Striscia durante la notte. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui aerei israeliani hanno colpito “numerosi obiettivi” nell’enclave palestinese. I soldati – ha continuato – hanno preso il controllo di una roccaforte del comandante della Jihad islamica nel nord della Striscia. “La roccaforte conteneva gli uffici di capi terroristi dell’organizzazione e una sito per la produzione di armi”. Inoltre, i soldati hanno operato all’interno di una scuola – dove erano nascoste molte armi – in “cui si erano celati terroristi di Hamas” e molti sono stati uccisi. Durante il raid nella roccaforte della Jihad, secondo il portavoce militare i soldati hanno trovato “razzi pesanti, droni e altre armi” che sono state poi distrutte. Le truppe – ha continuato – hanno poi condotto “raid mirati in numerose aree della Striscia in cui sono stati trovati equipaggiamento tecnologico, nascondigli di armi, inclusi fucili Kalashnikov, ordigni esplosivi, lanciagranate, lanciagranate, giubbotti e lancia missili anticarro”.

  • 08:59

    Ministro degli Esteri dell’Iran: “Non vogliamo che il conflitto si allarghi, lo abbiamo detto agli Usa”

    L’Iran ha comunicato agli Stati Uniti, attraverso l’ambasciata svizzera a Teheran (che cura gli interessi degli Usa nella Repubblica islamica), che non vuole un allargamento della guerra tra Israele e Hamas, ma ha anche ammonito che un conflitto regionale sarà inevitabile se dovessero continuare gli attacchi su Gaza. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, in un’intervista al Financial Times. “Negli ultimi 40 giorni ci sono stati scambi di messaggi tra l’Iran e gli Stati Uniti, attraverso la sezione interessi americani dell’ambasciata svizzera a Teheran”, ha dichiarato Hossein Amirabdollahian, escludendo la possibilità di colloqui diretti tra i due Paesi rivali. “In risposta agli Stati Uniti – ha proseguito – abbiamo detto che l’Iran non vuole che la guerra si allarghi, ma che, a causa dell’approccio adottato dagli Stati Uniti e da Israele nella regione, se i crimini contro il popolo di Gaza e della Cisgiordania non si fermano, ogni possibilità può essere presa in considerazione e un conflitto più ampio potrebbe rivelarsi inevitabile”. Amir-Abdollahian ha ribadito che Hezbollah e le altre organizzazioni militanti islamiche nei Territori palestinesi, Iraq, Siria e Yemen non sono ‘proxy’ dell’Iran, sostenendo che ciascun gruppo ha un’identità politica indipendente. Ma ha avvertito che questi gruppi “non sono indifferenti all’uccisione dei loro fratelli musulmani e arabi in Palestina”. Il ministro ha quindi dichiarato che gli Stati Uniti non hanno minacciato di colpire l’Iran se Hezbollah dovesse lanciare un attacco su larga scala contro Israele. Tuttavia, ha evidenziato che Washington da una parte invita Teheran “a dar prova di moderazione” e dall’altra intensifica la guerra a Gaza con un massiccio sostegno a Israele.

  • 08:58

    Onu: “Oggi nessuna operazione umanitaria al valico di Rafah”

    Oggi “non ci sarà un’operazione di aiuto transfrontaliero al valico di Rafah” tra la Striscia di Gaza e l’Egitto: lo ha annunciato ieri sera l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). “La rete di comunicazioni a Gaza è interrotta perché non c’è carburante. Ciò rende impossibile gestire o coordinare i convogli di aiuti umanitari”, si legge nel messaggio pubblicato su X.

  • 08:57

    Il corpo della soldatessa israeliana rapita ritrovato vicino ad Al Shifa

    Il corpo della soldatessa Noa Marciano, rapita da Hamas nella base di Nahal Oz il 7 ottobre scorso, è stato trovato in una struttura adiacente l’ospedale Shifa a Gaza City. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Di Marciano (19 anni), Hamas lunedì scorso aveva diffuso un video – ripreso 4 giorni dopo il suo rapimento – un cui diceva chi era e di di chi era figlia. Il video, ad un certo punto, si interrompeva e compariva il suo cadavere. Ieri era stato recuperato, sempre vicino all’ospedale Shifa, il corpo di un’altra donna ostaggio rapita da Hamas.

  • 08:56

    Blitz israeliano a Jenin: 3 morti e 7 feriti

    Fonti palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, affermano che tre persone sono state uccise e sette ferite durante un’operazione militare israeliana nelle prime ore di oggi. Lo riportano i media locali. Secondo il rapporto, alcune persone sono rimaste ferite in un attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Alcuni dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano inoltre che le Forze di difesa israeliane (Idf) ha circondato l’ospedale Ibn Sina della città. L’esercito di Israele ha arrestato due paramedici e ordinato l’evacuazione del nosocomio, riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Le Idf hanno circondato l’ospedale da tutti i lati e perquisito le ambulanze, secondo fonti palestinesi.

  • 08:55

    Usa: “Israele deve far entrare i palestinesi americani in Cisgiordania”

    Gli Stati Uniti stanno facendo presente che impedire ai palestinesi americani in Cisgiordania di entrare in Israele costituisce una violazione dell’accordo di esenzione dal visto, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matt Miller. “Abbiamo espresso preoccupazione al riguardo al governo israeliano. Non entrerò nei dettagli completi delle nostre conversazioni diplomatiche private, ma ci aspettiamo che Israele affronti queste preoccupazioni”, ha affermato Miller. “Ci aspettiamo che siano misure pienamente conformi al Programma di esenzione da visto”, ha aggiunto.

  • 08:54

    Blinken: “Ho detto a Netanyahu che non possono occupare Gaza”

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato di aver detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che “non può esserci una rioccupazione di Gaza da parte” dello Stato ebraico, ma ha ammesso che “potrebbe essere necessario un periodo transitorio in cui venga garantita la sicurezza” nella Striscia. Lo riportano i media Usa. Parlando alla Abc, Blinken ha affermato che “quando si tratta del futuro di Gaza, a nostro giudizio deve essere sotto il governo palestinese e deve esserci anche sicurezza. È imperativo, se vogliamo che ci sia pace e sicurezza durature, andare effettivamente avanti per garantire che i palestinesi abbiano diritti politici, la capacità di governarsi da soli e di prendere decisioni per il proprio futuro nel proprio Stato”, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.

  • 08:45

    Netanyahu: “Non riusciamo a salvaguardare i civili di Gaza”

    Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hamas per gli sforzi “infruttuosi” volti a ridurre al minimo le morti civili a Gaza. In una intervista alla Cbs, Netanyahu ha affermato che Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas nella Striscia, anche “lanciando volantini” che li avvertono di fuggire, ma che i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime “non hanno avuto successo”. Il premier israeliano ha ribadito che l’obiettivo della sua campagna militare è distruggere Hamas: “Cercheremo di portare a termine il lavoro con perdite civili minime. Questo è ciò che stiamo cercando di fare: ridurre al minimo le vittime civili. Ma sfortunatamente non ci siamo riusciti”. Netanyahu ha aggiunto che non ci potrà essere un ritorno alle “strategie fallite” nel trattare con Hamas a Gaza e ha ribadito che Israele non sta cercando di occupare Gaza ma vuole che vi sia una responsabilità militare complessiva per “prevenire il riemergere del terrorismo: dobbiamo smilitarizzare e deradicalizzare” la Striscia. “Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale”, ha continuato il premier aggiungendo che deve esserci un “futuro diverso sia per gli israeliani che per i palestinesi”.

  • 08:38

    Media siriani: “Abbattuti missili d’Israele su Damasco”

    I media statali siriani riferiscono che le forze di Damasco hanno abbattuto missili israeliani lanciati dalle alture del Golan verso la periferia della capitale siriana. “La difesa aerea sta respingendo un attacco missilistico lanciato dagli aggressori israeliani”, ha detto una fonte militare citata dal quotidiano siriano Al Watan.

  • 08:37

    Blinken a Israele: “Servono misure urgenti contro le violenze dei coloni”

    Il capo della diplomazia americana Antony Blinken ha chiesto a Israele di adottare misure “urgenti” per porre fine alla violenza dei coloni contro i palestinesi in Cisgiordania. Blinken, che si trova a San Francisco per un vertice Asia-Pacifico, ha lanciato l’appello in una conversazione telefonica con Benny Gantz, un leader dell’opposizione israeliana che si è unito al gabinetto di guerra del primo ministro Benjamin Netanyahu. Blinken “ha sottolineato l’urgente necessità di adottare misure concrete per disinnescare le tensioni in Cisgiordania, anche affrontando i crescenti livelli di violenza da parte dei coloni estremisti”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. Blinken ha anche parlato con Gantz degli sforzi diplomatici per liberare gli ostaggi di Hamas.