Ucraina, la diretta – Ultimo giorno di vertice Nato, dietrofront di Zelensky: “Sull’adesione stessa lunghezza d’onda degli alleati. Pronti a entrare dopo la guerra”

Nell'ultimo giorno del vertice Nato il presidente ucraino fa un parziale dietrofront rispetto alle dichiarazioni di ieri, in cui aveva attaccato l'assenza di un calendario sull'Ucraina rispetto all'invito e all'adesione all'Alleanza. Ma il ministro degli Esteri di Kiev insiste: "L'Alleanza non tenga l’Ucraina in un limbo"

Aggiornato: 22:05

  • 11:26

    In arrivo nuovi Patriot dalla Germania

    Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vilnius è stato raggiunto un accordo per un’ulteriore fornitura di missili antimissile Patriot con relativi lanciatori all’Ucraina, secondo quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. “C’è un accordo per ulteriori lanciatori e missili Patriot dalla Germania. Questo è molto importante per proteggere la vita in Ucraina dal terrore russo! Sono grato per la disponibilità della Germania a sostenere a lungo termine l’Ucraina e la nostra difesa della libertà”, scrive Zelensky.  

  • 09:15

    Zelensky: “Voglio discutere delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”

    “Voglio discutere con i partner della Nato delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina nel suo cammino verso la Nato”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al summit di Vilnius.

  • 09:14

    Usa: “Il tempo non è dalla parte di Mosca”

    Il piano di impegno a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina che l’Occidente adotterà oggi dimostrerà alla Russia che “il tempo non è dalla sua parte”, ha dichiarato un alto funzionario statunitense. “Questa dichiarazione multilaterale invierà un segnale significativo alla Russia: il tempo non è dalla sua parte”, ha dichiarato ai giornalisti Amanda Sloat, consigliere per gli affari europei della Casa Bianca.

  • 09:12

    Tajani: “L’adesione dell’Ucraina alla nato di fatto c’è”

    “La decisione di far entrare l’Ucraina nella Nato di fatto c’è, il punto è quando. Non certamente durante la guerra per i rischi di escalation: abbiamo tutti pensato di far aderire Kiev dopo la fine della guerra. Stiamo aiutando Kiev a difendere la propria indipendenza, il proprio territorio. La pace non può prescindere dal fatto che i soldati russi lascino l’Ucraina. Sulla fine della guerra, è difficile capire che cosa intenda fare Mosca. Noi vogliamo che gli ucraini riescano a riconquistare parti importanti del loro territorio”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl in diretta da Vilnius.

  • 09:11

    Von der Leyen: “Ue sta con Kiev, li aiuteremo a fare riforme”

    L’Ue intende “contribuire” a realizzare “il desiderio dell’Ucraina di essere non solo membro dell’Ue, ma anche di entrare nella Nato. Per questo sono indispensabili riforme, rafforzando le istituzioni e lottando contro la corruzione. La Commissione Europea sta lavorando intensamente con Kiev per fare queste riforme”. Lo dice la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, a Vilnius per il secondo giorno del summit Nato. “E’ sorprendente vedere la velocità alla quale l’Ucraina si sta riformando, malgrado la guerra”, aggiunge.

  • 09:08

    Lavrov: “Guerra non si ferma per colpa dei piani di dominio dell’Occidente”

    Lo scontro armato in Ucraina continuerà fino a quando l’Occidente non rinuncerà ai piani per dominare e sconfiggere Mosca, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista al quotidiano indonesiano Kompas. L’obiettivo dell’”Occidente guidato dagli Stati Uniti” è rafforzare la sua egemonia globale, ha dichiarato Lavrov, arrivato a Jakarta per partecipare al vertice dell’Asia orientale e al forum regionale dell’Asean. “Perché lo scontro armato in Ucraina non finisce? La risposta è molto semplice: continuerà fino a quando l’Occidente non rinuncerà ai suoi piani per preservare il suo dominio e superare il suo desiderio ossessivo di infliggere alla Russia una sconfitta strategica per mano dei suoi burattini di Kiev”, si legge nella trascrizione dell’intervista pubblicata sul sito del ministero degli Esteri russo. “Per il momento, non ci sono segnali di cambiamento in questa posizione”, ha concluso Lavrov.

  • 09:06

    In arrivo garanzie di sicurezza del G7 per l’Ucraina

    Oggi, a margine del vertice Nato, i partner del G7 dovrebbero concordare un importante quadro internazionale per gli accordi di sicurezza a lungo termine dell’Ucraina. Lo fa sapere Downing Street in una nota. La dichiarazione congiunta, che dovrebbe essere firmata da tutti i membri del G7, stabilirà come gli alleati sosterranno l’Ucraina nei prossimi anni per porre fine alla guerra e per scoraggiare e rispondere a qualsiasi attacco futuro. “È la prima volta che un numero così elevato di Paesi concorda un accordo di sicurezza globale a lungo termine di questo tipo con un altro Paese”, si legge. I firmatari della Dichiarazione congiunta assumeranno impegni bilaterali di sicurezza a lungo termine per l’Ucraina, con l’obiettivo di costruire un’Ucraina in grado di difendere la propria sovranità territoriale oggi e in futuro. “Mentre l’Ucraina compie progressi strategici nella sua controffensiva e il degrado delle forze russe inizia a infettare la prima linea di Putin, stiamo intensificando i nostri accordi formali per proteggere l’Ucraina a lungo termine”, sostiene il premier britannico Rishi Sunak.

  • 09:02

    Casa Bianca discute l’invio di missili Atacms a Kiev

    Discussioni segrete sono in corso nell’amministrazione statunitense riguardo al possibile invio di missili a lungo raggio Atacms in Ucraina: lo riporta il New York Times, che cita due funzionari americani e uno europeo. I funzionari americani hanno avvertito che il loro arsenale Atacms è relativamente piccolo e che questi missili sono destinati ad altri piani militari del Pentagono, inclusa la penisola coreana, scrive il giornale. Secondo una portavoce della Lockheed Martin, solo circa 4.000 Atacms sono stati prodotti da quando il missile è stato sviluppato negli anni ’80. Il Regno Unito ha inviato i missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow in Ucraina a maggio e la Francia ha promesso a Kiev gli stessi missili, che chiama Scalp, ricorda il Nyt. I missili Atacms hanno una gittata di circa 300 km, sufficiente per colpire dal territorio ucraino anche obiettivi russi molto dietro le linee del fronte.

  • 08:59

    Attacco aereo su Kiev: “Distrutti tutti i droni russi”

    Le forze di Mosca hanno lanciato nella notte un attacco con droni kamikaze sulla città e la regione di Kiev: le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto tutti i velivoli russi nell’area della capitale. Lo ha reso noto l’Amministrazione militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. “Il nemico ha effettuato un altro attacco aereo sulla capitale. Secondo le informazioni preliminari, ha utilizzato nuovamente munizioni di sbarramento di tipo Shahed. Dopo più di una settimana di pausa, il nemico ha lanciato droni iraniani contro Kiev per il secondo giorno consecutivo. Il raid aereo è durato più di 2 ore”, si legge nel messaggio dell’Amministrazione militare. Tutti gli obiettivi russi nello spazio aereo intorno a Kiev sono stati rilevati e distrutti dalle forze di difesa aerea di Kiev. Non ci sono ancora notizie di vittime o danni.

  • 08:57

    Kuleba: “La Nato non tenga l’Ucraina in un limbo”

    La Nato non dovrebbe tenere “l’intera situazione e l’Ucraina in un limbo quando si tratta di adesione”: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista a Bloomberg Television. Il commento segue la dichiarazione del Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del primo giorno del vertice di Vilnius, secondo cui la Nato estenderà all’Ucraina l’invito ad entrare nell’Alleanza quando gli alleati saranno d’accordo e “le condizioni saranno soddisfatte”. Kuleba ha sottolineato che c’erano già tutte le condizioni per far sì che l’Ucraina ricevesse un invito formale dagli alleati della Nato durante il vertice di Vilnius.