Ucraina, la diretta – Putin alla parata del 9 maggio: “Il nostro futuro dipende dall’operazione speciale”. Cina: “Chiediamo a Kiev e Mosca di fermare la guerra”

La presidente della Commissione Ue: "Accolgo la scelta del presidente Zelensky di rendere il 9 maggio la Giornata dell’Europa anche qui in Ucraina". A Mosca iniziata la parata per la celebrazione della vittoria del 9 maggio. Il ministro degli Esteri cinese, Quin Gang: "Deploriamo la guerra ed esortiamo entrambe le parti a chiuderla"

Aggiornato: 17:03

  • 17:03

    Prigozhin: “Se ce ne andiamo da Bakhmut saremo considerati traditori”

    Il capo della compagnia militare privata russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha affermato che lui e i suoi mercenari sarebbero considerati “traditori” se dovessero ritirarsi da Bakhmut, dove hanno combattuto per diversi mesi. “Ieri è arrivato un ordine di combattimento che afferma chiaramente che se lasciamo le nostre posizioni sarà considerato un tradimento della madrepatria”, ha riferito il servizio stampa di Prigozhin. “Ma non ci sono munizioni – prosegue la dichiarazione – Allora lasceremo le nostre posizioni e saremo noi a chiedere chi sta davvero tradendo la madrepatria. A tradire la Russia è la persona che ha firmato l’ordine di fornire troppo poche munizioni”.

  • 16:49

    Alla parata della Vittoria un solo carro armatoT-34, modello di 89 anni fa

    Una parata per il Giorno della vittoria in tono minore quella svoltasi oggi a Mosca, secondo quanto ricostruisce la Cnn. Secondo il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, più di 10mila persone e 125 unità armate e attrezzature di vario tipo avrebbero dovuto sfilare sulla Piazza Rossa, ma a guidare la colonna meccanizzata c’era solo un carro armato T-34, modello risalente a 89 anni fa. In rassegna anche i veicoli corazzati Tigr-M e Vpk-Ural. Annullata, per ragioni di sicurezza, la tradizionale marcia del Reggimento immortale della Russia. Cancellato anche il consueto volo sulla Piazza Rossa da parte delle forze aeree. Nessuna parata, sempre per precauzione, in 21 città, comprese quelle della Crimea e quelle più vicine al fronte ucraino. 

  • 15:05

    Baerbock: “Pechino può avere un ruolo decisivo sulla guerra, se vuole”

    “La Cina, come membro permanente della Consiglio di sicurezza dell’Onu, può giocare in un ruolo decisivo, se stabilisce di farlo”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, a Berlino, in conferenza stampa con il collega cinese Qin Gang. “È positivo che il presidente Xi abbia parlato con il presidente Zelensky e che il governo cinese sottolinei l’importanza della sovranità degli Stati venuti fuori dall’Unione sovietica – ha detto -. Ma questa sovranità nel caso dell’Ucraina deve valere in modo esplicito nei confini riconosciuti a livello internazionale”. E in tutti gli sforzi per la pace deve essere chiaro, ha continuato, che “debba valere la carta delle Nazioni Unite che garantisce sovranità e integrità territoriale, il che vuol dire che la Russia deve ritirare le sue truppe dall’Ucraina”. 

  • 14:47

    Cina: “Replicheremo alle sanzioni europee”

    La Cina “replicherà” ad eventuali sanzioni europee alle sue imprese motivato dal loro supposto sostegno alla Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Qin Gang a Berlino in conferenza stampa con la ministra Annalena Baerbock. La Cina e le imprese russe “hanno delle relazioni normali di cooperazione”, ha aggiunto.  

  • 14:28

    Podolyak: “Soprendenti le parole di Guterres”

    Sorpresa per le parole a El País del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, arriva da Mikhaylo Podolyak, consigliere dell’Ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “E’ alquanto sorprendente la dichiarazione di Guterres secondo il quale ‘in questo momento non è possibile la pace in Ucraina'”, scrive Podolyak su Twitter. “Sorprendente perché la pace sarebbe possibile se all’aggressore si ricordassero gli articoli della Carta delle Nazioni Unite e si chiedesse ‘cortesemente’ di lasciare il territorio straniero, se la Federazione Russa non fosse più considerata parte delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza Onu e se la Russia ritirasse le sue truppe dall’Ucraina”, aggiunge, elencando le sue motivazioni in risposta a Guterres. “Non c’è bisogno – conclude – di creare spunti e giustificare la finta impotenza quando è tutto ovvio”.

  • 14:27

    Cina: “Chiediamo a Kiev e Mosca di finire la guerra”

    “Noi deploriamo che la guerra, iniziata oltre un anno fa, non sia ancora finita. Ed esortiamo entrambe le parti a chiudere questa guerra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Quin Gang, in conferenza stampa a Berlino con Annalena Baerbock. Il ministro ha ricordato il piano di pace presentato da Pechino e ha sostenuto che è stato “salutato positivamente sia dalla Russia sia dall’Ucraina”. “Noi continuiamo a spingere per i negoziati. La Russia ha detto di essere aperta al negoziato”, ha aggiunto.  

  • 13:25

    Von der Leyen: “Ridotte le importazioni dalla Russia di due terzi”

    “Continuiamo a fare tutto ciò che è in nostro potere per erodere la macchina da guerra di Putin. Le nostre sanzioni stanno funzionando, abbiamo ridotto le importazioni dalla Russia di circa due terzi, privando la Russia di guadagni cruciali”, ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen oggi a Kiev.

  • 13:24

    Wp: “Uk pronta a fornire missili a lungo raggio a Kiev”

    Il Regno Unito sembra pronto a inviare a Kiev missili a lungo raggio. Lo rivela il Washington Post, che cita un avviso di appalto pubblicato il 2 maggio dal Fondo internazionale per l’Ucraina a guida britannica, in cui il ministrero della Difesa del Regno Unito ha chiesto “manifestazioni di interesse” a fornire missili capaci di raggiungere distanze fino a 300 chilometri. Secondo un funzionario britannico, nessuna decisione definitiva è ancora stata presa, ma il Washington Post ha sottolineato come si tratti di un “passo sostanziale” verso l’invio di questo tipo di armi.

  • 13:23

    Von der Leyen: “Accelerare sulle munizioni a Kiev è una priorità”

    “La prima priorità è aiutare ad assicurare le munizioni di cui l’Ucraina ha bisogno. Lavoriamo su tre percorsi: il più veloce è il rilascio immediato di munizioni dalle riserve degli stati membri. Abbiamo riservato un miliardo di euro per questo e sta funzionando, un numero considerevole di munizioni è stato inviato o è in dirittura di arrivo, ma va fatto più urgentemente. Il secondo percorso su cui abbiamo trovato un accordo la scorsa settimana è di fornire un miliardo di euro per l’approvvigionamento di munizioni da 152 e 155 millimetri. E per accelerare questo, il terzo percorso è aiutare gli stati membri ad aumentare la produzione e accelerare la consegna delle munizioni per rispondere ai bisogni dell’Ucraina e degli Stati membri”, ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen oggi a Kiev.

  • 13:22

    Zelensky: “Inaccettabili le restrizioni alle nostre esportazioni”

    “Sfortunatamente abbiamo affrontato problemi in qualcosa dove avremmo dovuto vedere forti segni di solidarietà, proporzionati in particolare alle minacce per le dure e violente misure protezionistiche dei nostri vicini. Ogni restrizione alle nostre esportazioni sono assolutamente inaccettabili” e “ci aspettiamo che questi problemi vengano monitorati e non vengano prese decisioni senza consultare l’Ucraina. Ci aspettiamo forti soluzioni europee in questo ambito e che tutte le restrizioni vengano rimosse il prima possibile”: lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.