Presidenzialismo, Conte e Schlein ufficializzano il no a Meloni. Sponda di Azione e Italia Viva sull’ipotesi del premierato

A Montecitorio giornata di incontri tra governo e minoranze sulle riforme costituzionali. I centristi si smarcano dal resto delle opposizioni e aprono all'ipotesi dell'elezione diretta del premier "sul modello Sindaco d’Italia". Il leader M5s: "Disponibili per una Bicamerale". E propone una regola contro i cambi di casacca. La segretaria Pd chiede il cambio della legge elettorale: "Stop alle liste bloccate"

Aggiornato: 21:58

I fatti più importanti

  • 14:53

    Autonomie: “Scettici sul presidenzialismo”

     “Condividiamo in pieno l’obiettivo di dare stabilità al sistema politico italiano, capiamo e siamo convinti che si deve trovare una soluzione per dare più stabilità. Se sia il premierato o come in Germania la sfiducia costruttiva si può discutere, l’unico punto su cui siamo scettici è il presidenzialismo”. Lo ha detto la presidente del gruppo per le Autonomie al Senato, Julia Unterberger, dopo l’incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali. “L’Italia ha bisogno di una figura come Mattarella, che è un arbitro in certe situazioni di crisi. Toccare il presidente della Repubblica non possiamo sostenerlo, per il resto siamo aperti al confronto”.

  • 14:28

    Iniziato incontro governo-Autonomie

    È appena iniziato alla Camera il secondo incontro di oggi sul tema delle riforme. Al tavolo con il premier Giorgia Meloni, dopo il M5S, è il turno del gruppo delle autonomie Gruppo per le Autonomie e la Componente Minoranze Linguistiche.

  • 14:27

    Conte lascia a Meloni 11 proposte: “Anche per evitare cambi di casacca”

    “Abbiamo lasciato 11 proposte specifiche che servano tra l’altro a evitare cambi di casacca. Abbiamo spiegato che siamo contrari all’Autonomia differenziata spinta, che svuota i poteri dello Stato. Abbiamo invitato il presidente Meloni a mantenere un’interlocuzione perché non è raccomandabile andare avanti a colpi di maggioranza”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, al termine dell’incontro sulle riforme con la premier, Giorgia Meloni, e una delegazione del governo. 

  • 14:26

    Meloni a Conte: “Se condividiamo obiettivi pronta a cambiare mie convinzioni”

    “Io non arrivo qui con la soluzione, voi sapete le proposte che abbiamo presentato quando eravamo all’opposizione. Ma a monte voglio provare a capire se siamo d’accordo con gli obiettivi, se siete d’accordo che insieme si debba provare a lavorare per costruire un sistema che garantisca rispetto della volontà popolare e stabilità di governo. Perché se siamo d’accordo su questi obiettivi le strade che noi possiamo intraprendere sono molte e io sono disposta anche rispetto a quelle che sono le mie convinzioni a immaginare schemi diversi che garantiscano questi obiettivi. Ci sono diversi modelli che si possono prendere a esempio e vi dico di più, non è detto che l’Italia non possa immaginare un suo modello, ne avremmo diritto e ne possiamo inventare anche uno migliore”. Così, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivolgendosi alla delegazione M5S guidata da Giuseppe Conte, nel corso dell’incontro sulle riforme nella sala della ‘Biblioteca del presidentè, alla Camera.

  • 14:25

    Conte a Meloni: “Contraddizoni tra autonomia e presidenzialismo”

    “Abbiamo messo una premura sul tavolo, ci sembra una contraddizione perseguire un progetto di autonomia differenziata spinta e nello steso tempo si mira a rafforzare le prerogative e i poteri dell’autorità centrale”. Lo ha detto alla Camera il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dopo l’incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

  • 14:24

    Conte: “Non cambierei la Carta a colpi di maggioranza”

    “Abbiamo invitato il presidente Meloni a mantenere una interlocuzione perché a colpi di maggioranza una ambizione di ridefinire in modo rivoluzionario l’assetto costituzionale non è assolutamente raccomandabile”. Lo ha detto alla Camera il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dopo l’incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

  • 14:23

    Conte: “Al momento non c’è condivisione col governo”

    “Il tema è che almeno da questo primo incontro non è arrivata una condivisione: siamo per soluzioni sensate e anche a un rafforzamento dei poteri del premier ma in un quadro equilibrato, che non mortifichi il modello parlamentare che è molto utile per l’inclusività e favorisce la soluzione dei conflitti. E ci sta molto a cuore la funzione del Presidente della Repubblica che è di garanzia e serve alla coesione nazionale, ha un ruolo chiave”. Lo afferma il leader del M5s, Giuseppe Conte, al termine del confronto con il governo sulle riforme.

  • 14:22

    Conte: “Disponibili a una commissione ad hoc”

    “Siamo disponibili per quanto riguarda il metodo al dialogo in una commissione parlamentare costituita ad hoc, raccomandiamo questo percorso”. Lo ha detto alla Camera il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dopo l’incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

  • 14:17

    Conte: “Condividiamo diagnosi ma non soluzione”

    “Abbiamo condiviso una diangosi su alcune criticità, riconossciamo queste criticità a partire dal problema dell’instabilità degli esecutivi, è un probelma che dovremo risolvere come quella garantire al parlamento, ma non è emersa una condivisione”. Lo ha detto alla Camera il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dopo l’incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

  • 14:17

    Meloni a M5s: “Tre scenari possibili”

    “Quali sono gli scenari possibili? Ovviamente gli scenari possibili principali di cornice sono tre”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, nel corso dell’incontro con la delegazione M5s sulle riforme. “Il sistema presidenziale – prosegue – che voi conoscete, presidenzialismo in senso stretto con elezione diretta del Presidente della Repubblica, che è anche Capo del Governo, il semipresidenzialismo sul modello francese, quindi elezione diretta del Presidente della Repubblica che nomina un Capo del Governo, oppure c’è l’opzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio che in questo caso mantiene in capo al Parlamento l’elezione del Presidente della Repubblica, che mantiene il suo ruolo di personalità super-partes e di contrappeso. Queste sono le strade principali”.