Geo Barents e Humanity, tensione tra i migranti sulle navi ong bloccate a Catania. Piantedosi: “Da noi umanità e fermezza” – la giornata

Sulla nave di Msf ancora 214 persone. In tre si tuffano in mare: "Chiederanno asilo". In 35 sull'imbarcazione di Sos Humanity: i legali si rivolgono al Tar e al giudice civile. Gli 89 a bordo della Rise Above sbarcheranno a Reggio. Tajani: "L'Ue sostenga l'Italia, con le ong dobbiamo essere duri"

Aggiornato: 22:58

  • In Evidenza
    20:06

    Piantedosi: “Da noi umanità e fermezza, l’assistenza non manca a nessuno”

    “Stiamo seguendo la situazione al porto di Catania: ci stiamo comportando con umanità ma fermezza sui nostri principi. In tal senso impronteremo le prossime azioni. Stiamo lavorando sia sui tavoli europei che nazionali”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine della presentazione del calendario dei Vigili del fuoco al teatro Argentina di Roma. “Stiamo accogliendo anche altre navi che arrivano con eventi Sar, non stiamo facendo mancare a nessuno l’assistenza umanitaria cone ci viene internazionalmente riconosciuto”, ha aggiunto. Quanto ai migranti rimasti a bordo delle navi, precisa, “sono costantemente monitorati dagli organismi competenti”.

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  • 22:40

    Rise Above, lo sbarco a partire dalle sette

    Non avranno inizio prima delle sette di domattina, secondo quanto si è appreso, le operazioni di sbarco dalla nave Rise Above della ong “Mission Lifeline” con a bordo 89 migranti di varie nazionalità. L’imbarcazione è stata ferma per diversi giorni davanti alla costa orientale della Sicilia ed è rimasta bloccata a causa del divieto di sbarco. L’arrivo nel tratto di mare antistante il porto è previsto in nottata (alle tre secondo la ong) ma l’ingresso nello scalo e le operazioni di sbarco dei migranti cominceranno soltanto con la luce del giorno. Il gruppo di migranti è composto da 55 adulti, tra cui 19 donne, e 34 minori, otto dei quali di età inferiore ai sette anni.

  • 21:58

    Tajani: “Dobbiamo essere molto fermi con le ong”

    “Che cosa fanno le ong? Raccolgono persone, evidentemente sanno dove passano e non è che stanno lì per caso. E non stanno neanche lì per caso le navi dei trafficanti di esseri umani. Dobbiamo essere molto fermi con le organizzazioni non governative, perché c’è una strategia dietro il loro agire ma bisogna salvare le vite umane e nello stesso tempo bloccare i flussi migratori all’origine. Invece accogliere, anche con flussi migratori regolari, le persone che vogliono venire a lavorare da noi o persone che fuggono dalla guerra, dalla carestia e dalle persecuzioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, al Tg2 Post.

  • 21:57

    Tajani: “Sui migranti Italia deve avere sostegno Ue”

    Il prossimo 14 novembre, al vertice europeo dei ministri degli Esteri, “andrò a dire che l’Italia deve avere il sostegno dell’Europa perchè la questione immigrazione è una grande questione che deve essere risolta a livello comunitario”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite di Tg2 Post. Le frontiere italiane “sono frontiere europee quindi, o affrontiamo la questione tutti insieme, o i problemi non si risolveranno”, ha aggiunto.

  • 21:54

    Ocean Viking, “migranti minacciano di buttarsi in mare”

    Sale la tensione a bordo della Ocean Viking. Sulla nave umanitaria, in acque internazionali ormai da 17 giorni in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro, ci sono 234 migranti, alcuni dei quali hanno manifestato l’intenzione di buttarsi in mare. “Il livello di disagio mentale dei naufraghi è esploso: è stato raggiunto il limite”, fa sapere Francesco Creazzo, portavoce di Sos Mediterranee Italia, la ong proprietaria dell’imbarcazione. Sul ponte restano in attesa anche 14 donne e 57 minori: 43 hanno affrontato la traversata nel Mediterraneo da soli a bordo di barchini insicuri e sovraccarichi. Il naufrago più giovane ha appena tre anni. 

  • 20:06

    Piantedosi: “Da noi umanità e fermezza, l’assistenza non manca a nessuno”

    “Stiamo seguendo la situazione al porto di Catania: ci stiamo comportando con umanità ma fermezza sui nostri principi. In tal senso impronteremo le prossime azioni. Stiamo lavorando sia sui tavoli europei che nazionali”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine della presentazione del calendario dei Vigili del fuoco al teatro Argentina di Roma. “Stiamo accogliendo anche altre navi che arrivano con eventi Sar, non stiamo facendo mancare a nessuno l’assistenza umanitaria cone ci viene internazionalmente riconosciuto”, ha aggiunto. Quanto ai migranti rimasti a bordo delle navi, precisa, “sono costantemente monitorati dagli organismi competenti”.

  • 20:03

    I migranti della Rise Above sbarcheranno a Reggio Calabria

    A quanto si apprende, tutti gli 89 migranti a bordo della nave ong Rise Above sbarcheranno nel porto di Reggio Calabria, a differenza di quanto avvenuto a Catania per la Geo Barents e Humanity one. Quello della Rise Above è considerato come un evento Sar, Search and rescue.

  • 19:56

    Geo Barents, “i tre gettati in mare chiederanno asilo”

    “La situazione a bordo è molto tesa. Tra di loro non si comprendono e litigano. Anche con noi non comprendono cosa succede e non possiamo dare risposte. I tre che si sono buttati in mare adesso sono sulla banchina del porto e hanno espresso la volontà di chiedere asilo”. Lo dice Juan Matias, capo missione della nave Geo Barents, parlando con i giornalisti al porto di Catania. “I tre hanno fatto una lettera che verrà presentata all’autorità competente. Gli sviluppi legali della Geo Barents sono complessi: ogni momento spuntano novità e dobbiamo mettere tutto insieme per rispondere accertatamente senza sbagliare”, spiega.

  • 19:50

    Forum Terzo settore: “Sbarchi selettivi irrispettosi dei diritti fondamentali”

    “Quanto sta accadendo in queste ore al porto di Catania è sconcertante e ci rende estremamente preoccupati. I cosiddetti “sbarchi selettivi” sono indignitosi, irrispettosi dei diritti fondamentali delle persone: invitiamo il Governo italiano a mettere in campo una politica che sia prima di tutto “umana” nei confronti di profughi e migranti che raggiungono le nostre coste”. Lo afferma Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum terzo settore, l’associazione degli enti di volontariato e associazionismo. “Dopo anni in cui assistiamo, purtroppo, al ripetersi delle stesse vicende, chiediamo che si definisca quanto prima una strategia non emergenziale di soccorso, sbarco e accoglienza nel nostro Paese. Andare avanti com’è stato fatto finora, con rimbalzi di responsabilità, dimostrazioni di forza e misure prese in extremis, non è più accettabile. Il fenomeno migratorio necessita di una risposta seria, che coinvolga sia l’Europa in un approccio solidale tra Paesi, ma che veda l’Italia finalmente pronta ad affrontarlo, mettendo la tutela della vita umana al primo posto”, aggiunge.

  • 18:27

    La Rise Above diretta a Reggio Calabria: 89 migranti a bordo

    Le autorità italiane hanno assegnato il porto di Reggio Calabria come destinazione sicura alla Rise Above, nave della ong Mission Lifeline con 89 migranti a bordo. L’orario di arrivo stimato sono le 3 del mattino dell’8 novembre. “Dopo otto richieste di un porto sicuro andate a vuoto, il governo italiano si è arreso almeno parzialmente. Con ogni probabilità, le 89 persone soccorse a bordo della nave non dovranno passare un’altra notte in mare aperto”, comunica la ong. La portavoce di Mission Lifeline Hermine Poschmann aggiunge: “Ci aspettiamo che le autorità italiane consentano a tutti di accedere alla procedura legale di richiesta d’asilo e che nessuno debba restare sulla nostra nave più a lungo del necessario. Allo stesso tempo, chiediamo alla Germania di accogliere più persone”.