Ucraina, Lavrov: “Sta tornando la cortina di ferro con l’Occidente”. Il presidente indonesiano consegna a Putin un messaggio di Zelensky

I russi si ritirano dall'Isola dei Serpenti. Kiev: "No, cacciati da noi". Putin si dice aperto "al dialogo su stabilità strategica mondiale, disarmo e commercio" e il Parlamento di Mosca vota una legge che renderà più facile chiudere un media straniero

Aggiornato: 16:55

  • 13:14

    Kiev: “Liberato territorio strategico dell’Isola dei Serpenti”

    L’esercito ucraino ha salutato “la liberazione di un territorio strategico”, dopo l’annuncio in mattinata da parte di Mosca del ritiro dall’Isola dei Serpenti nel Mar Nero, occupata fin dai primi giorni dell’invasione russa in Ucraina. “Ringrazio i difensori della regione di Odessa che hanno fatto tutto il possibile per liberare un territorio strategicamente importante”, ha detto su Telegram il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zalouzhniy. 

  • 13:13

    Mosca: oltre 6000 militari ucraini arresi o fatti prigionieri

    Oltre 6.000 militari ucraini si sono arresi o sono stati fatti prigionieri dall’inizio della guerra in Ucraina: lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. “Il numero totale dei militari ucraini che sono stati catturati o che si sono arresi supera i 6.000”, ha detto Konashenkov ai giornalisti

  • 13:12

    Papa: “Imperialismo ed espansioni non hanno nulla a che vedere con Dio”

    La guerra in Ucraina richiede “conversione”. Lo ha detto il Papa ricevendo una delegazione del Patriarcato ortodosso ecumenico. “C’è anche da convertirsi per capire che conquiste armate, espansioni e imperialismi non hanno nulla a che vedere con il Regno che Gesù ha annunciato, con il Signore della Pasqua che nel Getsemani chiese ai discepoli di rinunciare alla violenza, di rimettere la spada al suo posto ‘perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno'”, ha detto il Papa.

  • 13:11

    “A Dnipro distrutte 40 tonnellate di grano da attacco russo”

    Le autorità ucraine denunciano: tonnellate e tonnellate di grano andate perdute a causa di un attacco russo nell’est dell’Ucraina. Secondo il governatore della regione di Dnipro, Valentyn Resnichenko, un incendio è divampato in un magazzino colpito nella zona di Zelenodolsk e 40 tonnellate di grano sarebbero andate distrutte. Su Telegram il governatore punta il dito contro la Russia.

  • 13:09

    Mosca: “Attacco a Kremenchuk concepito da Kiev”

    L’attacco al centro commerciale di Kremenchuk di lunedì è stato concepito da Kiev alla vigilia di eventi internazionali per fare in modo che l’Occidente fornisca più armi all’Ucraina: lo ha detto l’inviato russo all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), Alexander Lukashevich, secondo quanto riporta la Tass. “È stato un finto incidente che, ovviamente, è stato messo in scena alla vigilia di eventi internazionali con l’obiettivo di persuadere l’Occidente a fornire una risposta comune e, cosa è più importante, più armi” all’Ucraina, ha detto Lukashevich al canale tv Rossiya-24. Martedì il ministero della Difesa russo ha negato il bombardamento sul centro commerciale affermando invece che un “missile di precisione” aveva colpito un deposito in cui erano stoccate armi inviate dagli Usa e dall’Europa provocando un incendio che poi si era propagato al vicino centro commerciale, che in quel momento “era chiuso”. 

  • 13:07

    Le forze russe annunciano il ritiro dall’Isola dei Serpenti

    Le forze armate russe hanno annunciato di voler ritirare le truppe dall’Isola dei Serpenti, “per non ostacolare gli sforzi dell’Onu per liberare le esportazioni alimentari ucraine”. Lo riferisce la Tass. Tuttavia, a Kiev non sarà consentito di usare l’isola come base per le sue esportazioni. “Il 30 giugno, in segno di buona volontà, le forze armate russe hanno completato i loro compiti sull’Isola dei Serpenti e hanno ritirato una guarnigione di stanza lì”, ha affermato il ministero della Difesa in una nota.

    “La decisione delle Forze armate russe di ritirare le truppe dall’isola dei Serpenti non permetterà a Kiev di sfruttare a suo favore la questione dell’esportazione del grano”. Lo afferma, secondo la Tass, un alto ufficiale dell’esercito russo.

  • 13:05

    Kiev: “Russi hanno bombardato consapevolmente il centro commerciale”

    Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina sta raccogliendo numerose prove che l’esercito russo ha bombardato consapevolmente il centro commerciale di Kremenchuk, commettendo in questo modo un crimine di guerra. Lo ha affermato il capo del Servizio Ivan Bakanov, secondo cui, scrive su Telegram, i missili che hanno colpito il centro commerciale sono stati lanciati della regione di Kursk, in Russia. “Gli occupanti – scrive – hanno colpito consapevolmente il centro commerciale, dove c’erano molti visitatori. Le altre versioni dei fatti sono invenzioni propagandistiche confutate dai fatti”. Quanto al bombardamento dell’impianto, che i russi avevano dichiarato di voler colpire, il Servizio di sicurezza ha sottolineato che “non c’erano magazzini con equipaggiamento militare”, ma solo una fabbrica di betonaggio. Secondo la logica degli occupanti, il pericolo per loro sono gli scaffali dei supermercati e persino gli impianti di miscelazione dell’asfalto. L’esercito russo è un luogo di ritrovo per i terroristi che saranno puniti per i loro crimini. Tutte le prove sono ora accuratamente documentate”, ha detto Bakanov.

  • 13:01

    Kiev: 35mila soldati russi uccisi da inizio guerra

    Sono circa 35.600 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 217 caccia, 185 elicotteri e 641 droni abbattuti. Lo riporta Unian. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.573 carri armati russi, 790 sistemi di artiglieria, 3.726 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 14 navi e 143 missili da crociera. 

  • 13:00

    Filo-russi: conquistata l’area della raffineria di Lysychansk

    L’intera area della raffineria petrolifera di Lysychansk, nell’Ucraina orientale, è nelle mani delle forze russe e di quelle dell’autoproclamata repubblica di Lugansk (Lpr): lo ha detto l’ambasciatore della Lpr in Russia, Rodion Miroshnik, secondo quanto riporta la Tass. “L’area della più grande raffineria di petrolio dell’Ucraina, la raffineria di Lysychansk, è sotto controllo delle forze alleate. Le sparatorie sono continuate nella zona industriale della raffineria per diversi giorni e adesso le unità ucraine sono state allontanate dalla zona dell’impianto. I militanti sono fuggiti, abbandonando rifugi e armi”, ha scritto Miroshnik su Telegram.

  • 12:59

    Filo-russi: “Partita nave con 7.000 tonnellate di grano”

    Una nave con 7.000 tonnellate di grano ha lasciato il porto ucraino occupato di Berdyansk. Lo riferiscono le autorità filo-russe. “Dopo numerosi mesi di ritardo – ha detto il funzionario della regione nominato da Mosca -, la prima nave mercantile ha lasciato il porto commerciale di Berdyansk, 7.000 tonnellate di grano si stanno dirigendo verso Paesi amici”, ha detto a Telegram Evgeny Balitski, capo dell’amministrazione filo-russa.