Guerra in Ucraina, diretta – Scholz: “Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra”. Zelensky: “Via russi da tutto il Paese”

Raid su scuola-rifugio nel Lugansk. Sirene antiaeree in quasi tutte le regioni del Paese, sei missili su Odessa nella notte. Zelensky pubblica un nuovo video: “La Russia come i nazisti, in due mesi ha ucciso ventimila persone”. Papa Francesco: "La gente vuole la pace e sa bene che le armi non la portano mai"

Aggiornato: 22:21

  • 15:55

    Azov: “Difenderemo Mariupol com’è nostro dovere”

    “Si può combattere in due modi: come si può e come si deve. Noi difenderemo Mariupol come dobbiamo”. Lo afferma il responsabile dell’intelligence del reggimento Azov, Ilya Samoilenko, parlando alla stampa in collegamento Zoom dall’acciaieria Azovstal assediata. 

  • 15:54

    Russia, incendo a Perm: in fiamme il cantiere della scuola tecnica aeronautica

  • 15:51

    Gli U2 suonano in metropolitana a Kiev: “Preghiamo per la pace”

    Bono e David Howell Evans (The Edge) degli U2 sono arrivati a Kiev e intorno alle 13 italiane hanno improvvisato un concerto nella stazione della metropolitana di Khreshchatyk. Il frontman e il chitarrista della mitica band irlandese hanno cantato classici del loro repertorio: “Sunday Bloody Sunday”, “Desire” e “With or without you”, mentre le sirene d’allarme aereo risuonavano nella capitale ucraina. “La gente in Ucraina non sta combattendo solo per la vostra libertà, ma per tutti noi che amiamo la libertà”, ha detto Bono durante una pausa. Il cantante ha anche fatto riferimento ai conflitti passati in Irlanda e ai problemi con un vicino più potente. “Preghiamo che possiate godere presto di un po’ di quella pace”, ha detto. A un certo punto, Bono ha invitato un soldato ucraino a cantare insieme con lui. L’esibizione è avvenuta davanti a una piccola folla di fan, compresi i membri delle forze armate ucraine vestiti in tenuta militare.

  • 15:49

    Azov: “Gli aiuti militari non bastano. L’Ucraina è lo scudo d’Europa”

    “Le sanzioni non sono efficaci e gli aiuti militari non sono sufficienti. Non ne so molto di aiuti economici, lavoro nell’esercito, il mio lavoro è eliminare le minacce. Servono armi, munizioni, più addestramenti, più aiuti a livello logistico. Possiamo sempre fare meglio, anche per l’Europa, perché l’Ucraina è lo scudo d’Europa”. Lo afferma il capitano Svyatoslav “Kalina” Palamar, vicecomandante del battaglione Azov, parlando alla stampa in collegamento Zoom dall’acciaieria Azovstal assediata, a Mariupol.

  • 15:45

    Azov: “Abbiamo fatto cose impossibili lottando contro un nemico superiore”

    “Negli ultimi due mesi e mezzo abbiamo dimostrato che possiamo fare cose impossibili. Il nostro obiettivo è difendere la vita delle persone. Ora voi governi fate il vostro dovere, insegnate agli altri a fare cose impossibili”.  Lo afferma il capitano Svyatoslav “Kalina” Palamar, vicecomandante del battaglione Azov, parlando alla stampa in collegamento Zoom dall’acciaieria Azovstal assediata, a Mariupol. “È l’unica esperienza del mondo, abbiamo lottato contro un nemico superiore, molto più forte di noi. Ora noi dobbiamo difendere il Paese, non esportare la guerra ma aiutare gli altri a difendersi”, ha aggiunto. 

  • 15:43

    Zelensky all’Ue: “Accelerare le forniture di armi”

    L’Ucraina ha bisogno di “un’accelerazione delle forniture di armi” da parte dell’Unione europea. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa congiunta con il premier croato, Andrej Plenkovic, in visita a Kiev. “Abbiamo bisogno di tecnologia e conoscenza”, ha detto Zelensky, “molti Paesi europei hanno equipaggiamenti militari moderni”. Inoltre, aggiunge, “la carenza di risorse energetiche, ora e in seguito, complica le nostre vite. Il nemico sta colpendo la raffineria di Kremenchug, nonché le infrastrutture con cui importiamo gas e diesel”.

  • 15:40

    Azov: “Siamo accerchiati, potremmo morire in qualsiasi momento. Non sprecate i nostri sforzi”

    “Noi siamo consapevoli che potremmo morire in qualsiasi momento, stiamo provando a vivere con onore. I nostri contatti con il mondo esterno potrebbero essere sempre gli ultimi. Siamo accerchiati, non possiamo andare via, in nessuna direzione. Abbiamo rinunciato alle priorità della difesa personale. Non sprecate i nostri sforzi perché stiamo difendendo il mondo libero a un prezzo molto alto”. Lo afferma il capitano Svyatoslav “Kalina” Palamar, vicecomandante del battaglione Azov, parlando alla stampa in collegamento Zoom dall’acciaieria Azovstal assediata, a Mariupol.

  • 15:39

    Azov: “Più di 25mila morti a Mariupol, in gran parte civili”

    Sono “più di 25mila” le persone morte nell’assedio di Mariupol, “in gran parte civili”. Lo afferma il responsabile dell’intelligence del reggimento Azov, Ilya Samoilenko, parlando alla stampa in collegamento Zoom dall’acciaieria Azovstal assediata. 

  • 15:37

    Azov: “Civili scudi umani? Trovavano rifugio solo qui”

    “I russi ci accusano di usare civili come scudi umani. Se si comincia a seguire la loro prospettiva, tutto questo diventa logico, ma pensiamo alla prospettiva dei civili che vedono i bombardamenti indiscriminati sulla città. Trovano rifugio solo qui”. Lo afferma il capitano Svyatoslav “Kalina” Palamar, vicecomandante del battaglione Azov, parlando alla stampa in collegamento video dall’acciaieria Azovstal assediata, a Mariupol. “Questo doveva essere solo un campo di battaglia, senza civili. Per noi è stato scomodo avere civili accanto a noi ma dovevamo proteggerli, abbiamo provato ad allontanarli dalle posizioni militari, il più possibile”, ha aggiunto. “La situazione è chiara adesso per tutti, la propaganda russa funziona bene ma solo per i russi”, ha sottolineato.

  • 15:35

    Azov: “Non possiamo negoziare con questi animali. Noi difendiamo il mondo libero”

    “Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia”. Lo afferma il capitano Svyatoslav “Kalina” Palamar, vicecomandante del battaglione Azov, parlando alla stampa in collegamento video dall’acciaieria Azovstal assediata, a Mariupol. “Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero”.