Questo articolo è stato aggiornato il 24 maggio con sondaggi diffusi fino al 23 maggio, ultimo termine per la pubblicazione di indagini sulle intenzioni di voto.

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La crescita tendenziale del Pd, la discesa lenta di Fratelli d’Italia. Lungo questo trend sembrano correre gli ultimi sondaggi pubblicabili a poco più di 15 giorni dalle elezioni europee. Una linea di condotta che viene riconfermata dal sondaggio Ipsos (consultabile qui), ma anche da altri importanti istituti demoscopici. Per esempio è l’indicazione che dà Euromedia Research con i numeri descritti dalla direttrice Alessandra Ghisleri nel corso di Giù la maschera, su Radio1. Ghisleri ha sottolineato come il partito della presidente del Consiglio nelle ultime settimane abbia lasciato sul campo più di qualche decimale e ora si attesti tra il 26,5 e il 27 per cento, abbandonando quindi l’orizzonte del trenta per cento. In una fase opposta è il Partito democratico, visto forse dagli elettori come possibile principale avversario: i dem sono dati da Euromedia in un segmento tra il 19,5 e il 22 per cento.

La terza forza si conferma il Movimento 5 Stelle che mantiene i valori delle Politiche del 2022: è tra il 15 e il 17 per cento. Continua il duello tra Lega e Forza Italia. Vari istituti indicano i berlusconiani davanti ai leghisti di una punta ma per l’istituto di Ghisleri il Carroccio al momento resiste al quarto posto tra i partiti principali grazie al 9,3, lievemente superiore a quella di Forza Italia, stimata tra l’8,5 e il 9.

Sembra chiarirsi, al momento, la rincorsa dei tre partiti che devono superare la soglia di sbarramento del 4 per cento. Il risultato è alla portata per Verdi-Sinistra e Stati Uniti d’Europa: in entrambi i casi possono contare – secondo Euromedia – di una percentuale tra il 4,5 e il 5. Più complicata la sfida per Azione che è tra il 3,5 e il 4 per cento.

Il quadro è ribadito dall’istituto Ixè che – nel suo periodico Osservatorio politico nazionale – riduce ulteriormente il peso specifico presunto di Fratelli d’Italia (26,3). Il Pd (+1 in un mese) sfiora il 21 per cento, mentre il M5s viaggia sempre tra il 15 e il 16. In questo caso è Fi ad avere un lieve vantaggio sulla Lega, nonostante un ribasso dei berlusconiani nell’ultimo mese. Secondo Ixè Verdi-Sinistra, Azione e Stati Uniti d’Europa ballano tutti sul filo della soglia di sbarramento del 4. Come a dire: zero certezze.

Anche secondo l’istituto Eumetra, diretto da Renato Mannheimer, il Pd è in fase di crescita e oltre il 20 per cento. Il primo partito resta Fratelli d’Italia ma in flessione costante (-2 per cento da gennaio, -0,6 nelle ultime due settimane). Il M5s resta sopra al 16, pochi decimali separano Lega e Forza Italia. Pare avere più margini di accesso all’elezione di propri esponenti Stati Uniti d’Europa (sia pure in calo). E’ in tendenza positiva Verdi-Sinistra, anche se il 4,2 non dà troppe garanzie. Sarebbe sotto alla soglia di sbarramento, invece, Azione di Carlo Calenda.

Infine le tabelle di Demopolis, diretto da Pietro Vento, che indicano non solo la percentuale indicativa che raggiungerebbero le forze politiche ma anche l’eventuale bacino più ampio potenziale. Per esempio Fratelli d’Italia è stimato al 27 per cento, ma potrebbe avere ambizione di conquistare fino al 30 per cento (percentuale che peraltro ha già toccato in molti sondaggi all’inizio del 2023, prima che iniziasse la fase discendente del consenso). Il Pd, secondo Demopolis, si attesterebbe oggi al 22, ma ha lo spazio per arrivare al 24. Segue il M5s con il 14,5 (la percentuale più bassa di cui è accreditato), ma ha le possibilità di toccare il 17. Sia Lega che Forza Italia (entrambe poco sotto al 9) possono acciuffare il 10. Sono sopra al 4 per cento sia Verdi-Sinistra che Stati Uniti d’Europa ma potrebbero allargarsi fino al 5,5. Azione potrebbe estendere il suo consenso al massimo al 4,5 (e questo rende più complicato il percorso per il raggiungimento della soglia di sbarramento). Libertà di Cateno De Luca e Pace Terra Dignità di Michele Santoro sono poco oltre il 2 ma in potenza può ottenere il 4: mancano due settimane e la sfida è proibitiva.

Ultima citazione per Bidimedia. Rispetto agli altri istituti la differenza che salta all’occhio è che la Lega distaccherebbe Forza Italia di un punto. Chissà se è l’effetto Vannacci.

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