Ma cosa aspetti a dimetterti? Io ricordo esempi che con problemi infinitamente minori, per cose che poi sono svanite nel nulla, da Josefa Idem a Vasco Errani, si sono dimessi per preservare il profilo dell’istituzione. Come si fa a non avere una sensibilità di questo genere? È inaccettabile aspettare la magistratura per dimetterti, perché quello che è successo l’han visto anche i bambini. Qui sono venuti meno l’onore e la dignità di chi svolge funzioni pubbliche”. È l’appello che Pier Luigi Bersani, ospite di Tagadà (La7), rivolge al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, da stamattina impegnato a rispondere alle domande dei pm sulle accuse di corruzione e di voto di scambio.

Bersani sottolinea: “Qui siamo di fronte ad amministratori e soggetti economici che se la cantano e se la suonano, probabilmente mercanteggiando le decisioni pubbliche. E questo viene ben prima del reato su cui indaga la magistratura: è un colpo enorme allo spirito pubblico e alla fiducia dei cittadini. Quindi – conclude – io non mi rallegro affatto di questa vicenda. Dopodiché, se penso che il più grande porto del Mediterraneo sia finito in mezzo a questa situazione, mi rendo conto che stiamo ricevendo un danno d’immagine colossale“.

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