Fabio Fazio, ospite del podcast di La Repubblica Metropolis, ha detto la sua sulla Rai e su quella che oggi viene definita TeleMeloni. “Hanno la presunzione che chi non è d’accordo con loro sia comunista. – ha detto il conduttore di ‘Che Tempo Che Fa’ – Come se la Rai fosse stata in mano a Che Guevara. Il mio grande amico e maestro Enrico Vaime, un intellettuale certamente erudito, quando gli chiedevano ‘lei è comunista?’. Lui rispondeva: ‘non me lo posso permettere’. Credo questa sia una frase che si addice a me e molti altri”.
E infine: “Al di là di questo è l’idea in sé che si è visti come nemici e avversari politici. Io non sono un politico e e non ho quegli strumenti. Io faccio il mio mestiere, la tv che è un mestiere delicato e difficile. Già è difficile farla quando la fai al meglio, pensa addirittura quando hai degli impedimenti e dei paletti attorno, diventa impossibile”.
Prima di andar via dalla Rai Fabio Fazio aveva così salutato il pubblico di Rai 3: ” “Sono in Rai da 40 anni, però non si può essere adatti a tutte le stagioni. Io non credo di esserlo. Con grande entusiasmo intraprendo un nuovo cammino, spero, e sono convinto, di inventiva e di creatività. Io qui ho trascorso 40 anni e ringrazio tutte le persone che ho incontrato e da cui ho imparato, visto che ho iniziato a 18 anni. Non posso che avere gratitudine verso la Rai e non potrei dire nulla contro questa azienda, perché è come se la dicessi a me stesso. Dei suoi 70 anni di vita, 40 la Rai li ha passati con me e io con lei”. Poi il passaggio a Warner Bros Discovery con il grande successo di ascolti sul Nove con “Che Tempo Che Fa”.
