Il sindaco di un piccolo paese, oltre ad avere competenze di vario genere, deve essere un po’ assistente sociale, un po’ psicologo, deve essere dotato di una grande calma, saper ascoltare e possedere capacità manageriali. Uno che capisce i bisogni delle persone e di una popolazione che come il resto del Paese sta invecchiando. Lo scrivo perché varie volte mi sono domandato se sarei stato in grado di fare seriamente il sindaco di Ziano Piacentino, il paese in cui vivo, e la risposta è No. Così mi incontro con Maria Grazia, che dopo tante pressioni al limite dello stalking ha deciso di accettare la candidatura, in un tempo in cui tutti fuggono dalla politica e tendono a rinchiudersi in un diffuso individualismo.

Anagraficamente settant’anni, segno zodiacale Gemelli, nata in casa come succedeva una volta, assistita dal Dottor Curtoni, ma soprattutto c’era l’ostetrica condotta. Una famiglia, i Molinelli, le cui origini sono collocate tra Ziano e Nibbiano. La maggiore di tre sorelle alle quali, molto presto, ha dovuto fare da madre e da padre (ma è stato un lavoro d’équipe), visto che la mamma è morta in giovane età e il papà si è riunito a lei dopo pochi anni. Scusi – le chiedo – ma chi gliel’ha fatto fare, non avrebbe potuto continuare a godersi la pensione e a fare la volontaria in biblioteca, dopo una vita a trascorsa a occuparsi di servizi sociali tra Castel San Giovanni e Sarmato, con in carico 75.000 utenti? “Mi hanno fatto capire che avrei potuto essere utile e così ho accettato, anche se parte della mia famiglia era contraria, ho un marito, un figlio e due sorelle, non tutti sono stati proprio felici della mia scelta, ho riflettuto a lungo, ma se prendo un impegno non mi tiro indietro”.

Ama la lettura che preferisce al cinema, i suoi film preferiti sono “Pane e tulipani” e “Bagdad Café” (carattere romantico, dico tra me e me), sta leggendo L’Orizzonte della Notte, l’ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio, le piacciono le trame in giallo, i libri le offrono maggior libertà di pensare. Se la vita comincia a quarant’anni, mi domando, che cosa inizia a settanta? “Forse la vecchiaia, ma in un paese, con sette borghi, in cui tutti ti conoscono potrebbe essere difficile annoiarsi se dovessi diventare Sindaca e ammetto un po’ egoisticamente che questa avventura mi fa sentire più giovane”.

Segni particolari: vivere sulle colline del piacentino e definirsi di carattere mediterraneo è insolito, ma del resto questo oltre che del vino Gutturnio è anche il paese dove si produce una deliziosa Malvasia di Candia, che se non sbaglio è originaria di Creta, anche se l’isola preferita da Maria Grazia Molinelli resta Ponza.

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