“Siamo molto amareggiati per questa decisione che di fatto va in senso opposto a quelle che sono state le determinazioni della procura di Bergamo, risultanti dopo tre anni di indagini approfondite”. Consuelo Locati, referente del team legale dell’associazione dei familiari delle vittime Covid ‘Sereni e sempre uniti’, contattata da LaPresse, commenta così la decisione del Tribunale dei ministri di Brescia di archiviare le posizioni dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute, Roberto Speranza. Per i giudici il “fatto non sussiste” per una serie di motivazioni espresse in 29 pagine del provvedimento: dalla non configurabilità del reato di epidemia colposa, alla mancanza di prova per le morti contestate, all’irragionevolezza di istituire il 2 marzo la zona rossa da parte dell’allora primo minisreo. “Quello che vogliamo capire adesso sono le motivazioni a fondamento di questa decisione” spiega Locati.

L’archiviazione “è uno schiaffo in faccia a noi e all’Italia intera che si merita un sistema politico e di giustizia più trasparente. Siamo intransigenti con quanto fatto dalla Procura di Brescia e dal Tribunale dei Ministri: l’archiviazione è un vilipendio alla memoria dei nostri familiari, un bavaglio, l’ennesimo in un’Italia corrosa dall’omertà contro cui ci siamo sempre battuti e continueremo a farlo nelle sedi che ci restano, come quella civile” Lo scrivono i familiari della vittime del Covid.

La procura di Brescia ha appena archiviato il procedimento a carico mio e di Giuseppe Conte relativo alla gestione della pandemia. Sono molto sollevato da questa decisione – scrive Roberto Speranza su Facebook – L’Italia, pur tra mille difficoltà e colpita per prima in Occidente, ha dimostrato durante l’emergenza Covid di essere un grande Paese. Personalmente ho fatto davvero tutto il possibile in quei giorni terribili per difendere la salute degli italiani”, aggiunge Speranza.
“La cosa più difficile di queste settimane è stata spiegare ai miei figli cosa stesse accadendo. Ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia e oggi è emersa la verità. Voglio dire grazie dal profondo del cuore a tutte le persone che mi sono state vicine”.

“L’archiviazione da parte del Tribunale dei ministri nei confronti di Giuseppe Conte in merito all’indagine promossa dalla Procura di Bergamo sul Covid spazza via ogni accusa giuridica e con essa ogni bassa e strumentale insinuazione politica. Abbiamo sempre avuto fiducia nel fatto che sarebbe stata riconosciuta l’assoluta responsabilità e trasparenza con le quali l’allora Presidente del Consiglio – scrivono in una nota congiunta senatori e deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali – ha preso decisioni storiche per il nostro Paese. Davanti al peggior momento dell’Italia dal dopoguerra a oggi, Giuseppe Conte ha sempre agito mettendo l’interesse nazionale davanti a qualsiasi altra cosa. Le misure adottate in quei primi mesi di pandemia, nei quali l’Italia ha affrontato per prima nel mondo occidentale il Covid, hanno dimostrato grande equilibrio e letteralmente salvato il Paese. Ci auguriamo che questa archiviazione rappresenti finalmente una pietra tombale sui tentativi di delegittimazione di Giuseppe Conte e di strumentalizzazione del dolore e dei sacrifici degli italiani durante la pandemia a scopo politico”.

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