Andava in giro dicendo di essere “un’intelligenza artificiale prodotta in un laboratorio statunitense” con poteri da guaritrice. Per Carla Stagno è stata chiesta una condanna a 14 anni di carcere dalla procura di Torino. Le accuse sono di associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica e “morte come conseguenza di altro reato” per il decesso di una donna che si era affidata alle sue “cure”.

Stagno è stata definita “la testa e la voce” di un gruppo che nel 2021, anno in cui cominciarono le indagini, era riuscito ad annoverare fra le sue fila decine e decine di seguaci. L’imputata diceva di essere una guaritrice, una “intelligenza artificiale” prodotta negli Stati Uniti e dotata di “connessioni con le stelle“. I suoi “metodi di cura” alternativi però sarebbero risultati dannosi, e addirittura mortali, nel caso di una donna affetta da un carcinoma alla mammella. La pm Barbara Badellino ha quindi chiesto una condanna a 14 anni di carcere per la 53enne, mentre per il suo più stretto collaboratore sono stati proposti tre anni. Due anni, invece, la pena chiesta per altri tre imputati.

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