I centri per migranti in Albania, frutto dell’accordo di Giorgia Meloni con Edi Rama per esternalizzare le richieste di asilo dei migranti provenienti da Paesi sicuri, non sono pronti e non lo saranno almeno fino a novembre. Si tratta di due strutture, una prevista porto di Shengjin (situato ad una settantina di chilometri a nord della capitale albanese) e una a Gjader (a meno di mezz’ora di auto, verso l’interno). La prima è in fase di ultimazione, la seconda è ancora un cantiere.

La notizia era circolata in questi giorni ma i deputati del Pd, Matteo Mauri, Simona Bonafè, Enzo Amendola e Matteo Orfini hanno deciso di fare una missione in incognito per rendersi conto della situazione di persona. Si sono recati infatti questa mattina nelle aree che dovranno ospitare i due centri per migranti previsti dall’accordo siglato tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro albanese Edi Rama. “Meloni spende 800 milioni per una cosa inutile e costosa, peraltro anche in palese violazione dei diritti umani. Ci ripensi e metta queste risorse su welfare, sanità e politiche per l’integrazione”, spiega Orfini. Il Pd è pronto a chiedere al governo conto di quello che definisce “uno spot elettorale” con tutti i mezzi a disposizione, dalle interrogazioni alle interpellanze.

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