Ha fatto quello che doveva fare. In modo intelligente. Ed è uno dei motivi del successo della stagione dei Clippers, partita così e così. Non essendo più il realizzatore senza limiti che era agli Houston Rockets, si è “riciclato” in una guardia in grado di creare per i compagni, ma anche di mettersi in proprio quando necessario. E sta giocando degli ottimi playoff. Molto efficace sui pick-and-roll centrali, in cui può penetrare e scaricare sul perimetro o alzare un lob per un alley-oop del rollante o dell’ala in taglio dal lato debole (7 assist di media). Sta colpendo da tre con grande precisione (43,9%) ed è molto ispirato in attacco (22,2 punti di media), complice anche l’assenza di Leonard.

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