È uscito lo scorso 16 aprile, negli Stati Uniti, il nuovo libro di Loretta Napoleoni, giornalista e saggista. Il volume si intitola “Technocapitalism: The Rise of New Robber Barons and the Fight for Common Good”, edizioni Seven Stories Press. Nel testo viene raccontato ed analizzato il modo in cui i “nuovi baroni” come Jeff Bezos di Amazon, Mark Zuckerberg di Meta o Elon Musk di Tesla hanno ormai assunto il pieno controllo della tecnologia, sottraendola agli usi destinati al bene comune e traendo profitto dalla politica della paura oltre che dalla commercializzazione di qualsiasi cosa. Quindici capitoli che spaziano dall’universo bitcoin alla crisi degli stati nazione, fino alla Modern monetary theory e al sistema dei crediti per le emissioni di carbonio che non sta dando i risultati sperati.

Colossi della tecnologia come Google, Facebook, Apple, Uber e Microsoft, si legge, non hanno mai avuto intenzione di diffondere la democrazia. Controllando e possedendo la tecnologia sono oggi i padroni assoluti. Ora, con la diffusione dell’intelligenza artificiale nel mercato del lavoro, aziende come Uber sono in grado di ridurre i costi del personale al minimo indispensabile, comprimendo ulteriormente i diritti e le retribuzioni.

Nel libro viene descritta la genesi di un nuovo paradigma, prodotto da un periodo di straordinaria evoluzione in cui l’accelerazione del cambiamento ha causato una paralisi, indotta dall’ansia, dal collasso di FTX all’IA, dal coinvolgimento di società spaziali private nella guerra in Ucraina, dall’inflazione alla scomoda verità sulle ricadute ambientali delle batterie elettriche.

La trasformazione tecnologica si sta verificando a una velocità ingestibile per la maggior parte di noi. Dobbiamo lottare per il nostro bene comune per affrontare le reali sfide odierne, ovvero crisi climatica, militarismo e la spregiudicatezza connaturata al capitalismo. Il libro suggerisce quindi alcune strade per farlo. Della stessa autrice e su tematiche simili, disponibili anche in italiano, si ricordano “Economia canaglia” (Il Saggiatore) e “Maonomics” (Bur).

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