Il prezzo di acquisto dice molto, quello residuo anche di più. E Dacia lo garantisce non solo offrendo tecnologie e soluzioni sviluppate e sperimentate (e i cui costi sono stati sostanzialmente ammortizzati dal gruppo Renault, il che spiega perché siano accessibili), ma anche non “giocando” sui listini. Prezzi stabili nel tempo sono sinonimo di garanzia per il consumatore che decide di rivendere la propria auto.

Il costruttore dispone anche di uno specifico sistema di analisi (www.valutazioneusato.dacia.it) ispirato a criteri di fiducia, rapidità (bastano pochi clic per ottenere informazioni e venire contattati da un concessionario), trasparenza (il mercato viene considerato in tempo reale) e affidabilità.

Con l’inflazione che corre e la piena elettrificazione che non decolla, l’opzione ibrida e bifuel di Dacia consente agli automobilisti di viaggiare senza compromessi in maniera non solo ecologica, ma anche economica. Il listino della Jogger parte da poco più di 18.000 euro, un prezzo base che riguarda la declinazione a 5 posti: con 800 in più si passa alla versione a 7.

Sul mercato automobilistico non ci sono praticamente paragoni: una monovolume nuova di queste dimensioni (4,55 metri di lunghezza di cui 2,9 di passo), con oltre 2.000 litri di capacità del bagagliaio e a queste condizioni è praticamente impossibile da avere.

Dacia si contraddistingue come marchio “value for money”, evoluzione di quel motto “low cost” con il quale si era affermata. I dati di vendita dicono che i clienti di questo, ma anche di altri modelli del costruttore rumeno, non scelgono affatto la versione che cosa meno, ma gli allestimenti meglio equipaggiati. Il costruttore resta tuttavia concreto e non offre niente di più di quanto non sia necessario e, soprattutto, di quanto le famiglie non si possano permettere di spendere.

Le opzioni ibride assicurano grandi libertà di manovra nei centri abitati (con il Full Hybrid, il sistema da 140 Cv, si può viaggiare in ambito urbano fino all’80% del tempo in elettrico), mentre quella turbo bifuel a benzina e GPL garantisce percorrenze da primato: sopra i mille chilometri con un pieno di entrambi i serbatoi (50 e 40 litri) con la Jogger.

Il principio di “value for money” non si applica solo al costo di acquisto, ma anche di gestione, basti pensare a quanto si spende per un rifornimento di gas petrolifero liquefatto.

Articolo Precedente

Dacia Jogger, con il Pack Sleep l’outdoor è un piacere. E la nottata sotto le stelle pure

next
Articolo Successivo

Tesla, la NHTSA indaga sull’adeguatezza del richiamo per l’Autopilot. Coinvolte 2 milioni di auto

next