TikTok ha annunciato la sospensione del suo programma a premi sull’app Lite in Francia e Spagna. È la risposta da parte del social media di proprietà di ByteDance che, lunedì scorso era finito al centro di un’indagine avviata dalla Commissione europea. Bruxelles teme, infatti, che il sistema – nella sua versione Lite – induca “dipendenza” negli utenti, in particolare negli adolescenti. “I nostri figli non sono cavie per i social media”, ha sottolineato il commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton prendendo atto dell’annuncio della società cinese.

Bruxelles ha poi ricordato che le nuove leggi Ue – Digital Services Act (Dsa) e Digital markets act (Dma) – prevedono sanzioni fino al 10% del fatturato globale delle major del tech o penalità periodiche fino al 5% del giro d’affari giornalieri in caso di infrazioni, oltre ad altri rimedi – fino allo smantellamento delle attività sul suolo europeo – nel caso di “gravi, sistematiche e ripetute violazioni”.

Una risposta, quella di TikTok, che arriva mentre dall’altra parte dell’Atlantico il Senato americano approva il controverso disegno di legge che potrebbe bandire TikTok negli Stati Uniti. Con un ultimatum, concesso dal Congresso Usa, al proprietario cinese ByteDance, di nove mesi per vendere la propria partecipazione, altrimenti l’app verrà bloccata nel Paese. Un disegno di legge che aveva ottenuto, nel marzo scorso il via libera della Camera e che ora, dopo l’ok del Senato, è stato firmato anche dal presidente Joe Biden.

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