La media dei redditi dichiarati da 42 milioni di contribuenti italiani è di 23.650 euro lordi. Ossia meno di 2mila euro lordi al mese, 1.600 euro netti circa. Emerge dai dati diffusi dal ministero dell’Economia relativi alle dichiarazioni Irpef ed Iva del 2022. I più “ricchi” sono i lombardi, che dichiarano 27.890 euro in media. Seguono il Trentino Alto Adige (25.993 euro), l’Emilia Romagna (25.880 euro) e il Lazio (25.520 euro). In fondo alla classifica Sicilia (18.620 euro), Basilicata (18.848 euro). Ultima la Calabria con un reddito medio di 17.160 euro lordi l’anno.

Il comune più ricco d’Italia è la piccola Portofino, “la perla del Tigullio”, in provincia di Genova. Qui i 300 contribuenti dichiarano in media 90.610 euro. Seguono Lajatico (Pisa) con quasi 53mila euro e Basiglio (Milano) con 49.523 euro. Quarta Briaglia (Cuneo) a 43.474,85 euro, seguita da Cusago (Milano), poco meno di 40mila, Torre d’Isola (Pavia) a 36.840,84 euro, Bogogno (Novara) a 36.615 euro, Segrate (Milano) a 35.865 euro e Pino Torinese (Torino) con 35.378euro. Tra le grandi città la prima è Milano, tredicesima nella classifica complessiva, con un reddito medio di 35.282,48 euro. Bologna è al 119mo posto con 29 mila euro, Roma al 124esimo con un reddito di 28.900 euro, Firenze al 220mo con 27 mila, Venezia al posto numero 800 con 24 mila euro, Napoli al numero 1.985 con 22.700, Palermo al 2.400 con 22 mila. Se si guarda la classifica dal basso, nelle prime trenta posizioni dei comuni più poveri, ben 10 sono calabresi e 4 molisani.

Dai dati del Mef emerge che il numero dei contribuenti è aumentato dell’1,3% rispetto al 2021, e il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a oltre 970,2 miliardi di euro (58 miliardi in più rispetto all’anno precedente, +6,3%). I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’83% del reddito complessivo dichiarato; il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 64.670 euro, il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 22.280 euro (circa 1.400 euro netti al mese), quello dei pensionati a 19.750 euro. Crescono i valori medi di tutte le tipologie di reddito: reddito d’impresa in contabilità ordinaria (+19,6%) e in contabilità semplificata (+12,5%); reddito da partecipazione (+11,6%); reddito da lavoro autonomo (+6,9%); reddito da pensione (+4%) e reddito da lavoro dipendente (+3,6%), ossia ben al di sotto dell’inflazione, segnalando quindi un depauperamento degli stipendiati.

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