Food For Profit approda in Spagna ed è bufera sull’eurodeputata Clara Aguilera. A pochi giorni di distanza, gli annunci del Partito socialista operaio spagnolo e della diretta interessata: non sarà ricandidata nelle liste del Psos per le elezioni europee. Aguilera parla di una decisione comunicata già lo scorso autunno ma, di fatto, l’annuncio pubblico è arrivato dopo la polemica scatenata dalle immagini del documentario Food For profit di Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi, diventato in Italia anche un caso cinematografico. Diversi i passaggi del documentario contestati all’eurodeputata e membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e mandati in onda a più riprese da trasmissioni televisive spagnole. Come sottolineato in una diretta de ilfattoquotidiano.it, con ospite la regista Giulia Innocenzi, durante la lavorazione del documentario, Clara Aguilera è stata anche ripresa mentre raccontava che sono diversi i membri della Commissione Agricoltura a beneficiare, in quanto proprietari terrieri, dei sussidi erogati con la Politica agricola comune. Quella stessa Pac di cui contribuiscono a disegnare le sorti. Una situazione che, come spiegato dalla stessa Aguilera, ad oggi è legale.

Le dichiarazioni di Aguilera sul benessere animale – Tanto che, parlando di una lista stilata da Greenpeace e nella quale sono elencati gli eurodeputati che hanno conflitti di interesse, è stata la stessa politica spagnola ad ammettere: “Anche il mio nome è il quel dossier, perché ho lavorato nel settore”. Ma quelli sul conflitto di interesse non sono gli unici passaggi che hanno creato forte imbarazzo. Nei giorni scorsi, infatti, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi hanno presentato il film a Barcellona, insieme a Darko Perić, attore noto per aver interpretato il ruolo di Helsinki nella serie “La casa di carta”, tra i volti noti che in queste settimane hanno sostenuto il documentario. “Siamo stati ospiti della Fondazione Franz Weber e diverse associazioni per i diritti degli animali – spiega Giulia Innocenzi a ilfattoquotidiano.it – e devo dire che il documentario e le dichiarazioni della Aguilera hanno suscitato molta indignazione. In modo particolare quelle, controverse, sul benessere animale”. Food for Profit, infatti, mostra due momenti distinti durante i quali l’eurodeputata spagnola ha parlato del benessere degli animali. Quando, sapendo di essere ripresa perché nel corso di un’intervista, ha dichiarato di essere contraria al maltrattamento degli animali in qualsiasi attività agricola o di allevamento. Ma il film mostra anche le immagini catturate dalle telecamere nascoste, mentre Clara Aguilera sostiene una posizione completamente diversa: “Non mi interessa la felicità del coniglio, della gallina o del gatto, non mi interessa, io li mangio”. E ancora: “La gente critica gli allevamenti intensivi, ma poi tutti mangiano il prosciutto. Giù le mani dal prosciutto!”. Anche l’assistente dell’eurodeputata dice la sua: “Chi si mette contro il prosciutto, ha perso in partenza”. Dopo aver visto quelle immagini, diverse ong hanno chiesto al partito socialista spagnolo che l’eurodeputata non fosse ricandidata, nonostante lei si sia difesa sostenendo che si tratta di una “manipolazione” e si sia rivolta al Parlamento Ue.

L’addio dopo le polemiche – Di fatto, a pochi giorni dalla bufera mediatica, è arrivato anche l’annuncio della diretta interessata. Nel corso di un forum delle cooperative agroalimentari di Córdoba, Clara Aguilera ha comunicato ufficialmente che lascerà la prima linea della politica dopo 26 anni di attività e che non sarà presente nelle liste che il Psoe dovrebbe presentare il prossimo 9 giugno. Clara Aguilera è stata consigliera del Comune di Granada, deputata al Parlamento regionale, ministra degli Interni e dell’Agricoltura. Nel 2014 è entrata al Parlamento europeo. “Penso che sia ora di cambiare ciclo e fare altre cose”, ha detto, sostenendo di averlo comunicato al partito già mesi fa. E spiegando che accetterà un’offerta nel settore privato – l’ambito è sempre quello agroalimentare – “una volta superato il periodo di sei mesi di incompatibilità”.

Il caso ‘De Castro’ (che non si ricandida) – Nel corso delle riprese del documentario Food For Profit, Giulia Innocenzi, ha chiesto conto a un altro eurodeputato, Paolo De Castro (Pd), due volte ministro italiano dell’Agricoltura, del suo doppio ruolo, come membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue e come presidente di Filiera Italia. Si tratta della Fondazione data su iniziativa di Coldiretti, che raggruppa grandi realtà dell’industria (non solo della carne), da McDonald’s, a Inalca e Montana di Cremonini, fino alla grande distribuzione e ad aziende come Eni ed Enel. “Come presidente di Filiera Italia come può essere super partes nella sua attività di eurodeputato?” gli ha chiesto la giornalista. De Castro ha attaccato il documentario (“quello fattomi è un insulto personale, se ne occuperanno gli avvocati”, ha dichiarato al sito Affari italiani) ma, nelle ultime ore, ha anche annunciato che non si ricandiderà alle elezioni europee.

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