Dopo 5 anni dalla nascita, Fridays for Future, il movimento che si batte per la giustizia climatica, torna in piazza in diverse città italiane per il primo Sciopero Globale per il Clima del 2024. E lo fa unendo ai temi ambientali anche quelli politici e sociali, come la richiesta immediata di un cessate il fuoco in Palestina e la fine di tutte le guerre. “Tutti i soldi che vanno al riarmo – dice Marzio Chirico, uno dei portavoce di Fridays for Future – devono essere spostati verso la transizione per avere una società di pace. La politica italiana, invece, sta andando totalmente nella direzione opposta.”

Alla manifestazione, in tarda mattinata, si sono aggiunti anche gli studenti universitari de La Sapienza. Partiti in corteo dall’Ateneo intorno alle 9:30 del mattino, sono stati inizialmente bloccati dalla polizia in tenuta antisommossa per circa mezz’ora a Porta Pia. L’obiettivo era evitare che passassero in via XX Settembre, dove si trova la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dopo il breve stallo, gli attivisti hanno raggiunto gli altri manifestanti percorrendo un’altra strada.

“Noi crediamo che la lotta per il lavoro e per una transizione giusta non si possa scindere da una lotta per la pace e la decolonizzazione – dice una manifestante durante il corteo – una lotta per il clima quindi che sia una lotta per un futuro migliore per chiunque.”

Intanto all’università La Sapienza continua lo sciopero della fame di alcuni attivisti del collettivo “Cambiare Rotta”, che da mercoledì 17 aprile si sono incatenati davanti al rettorato.

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