Novità nel caso della morte della 20enne Elena Russo che, il 30 gennaio 2022 è rimasta uccisa in un incidente d’auto a Modena. La giovane si era andata a schiantare con una Fiat Punto fornita dal lavoro contro un palo. Nell’inchiesta, però, è emerso che gli pneumatici dell’auto fossero usurati e non a norma. Due ruote, infatti, risultavano, come riportato da Il Resto del Carlino, più vecchie della macchina stessa: una di 16 anni prima e l’altra di 8.

La vicenda risale a più di due anni fa. Elena, studentessa di Giurisprudenza a Modena, si pagava l’università consegnando pizze a domicilio. Ma nella sera del 30 gennaio, dopo le 20, la giovane si schiantò con l’auto della pizzeria contro un palo e perse la vita. L’ipotesi iniziale fu quella della classica disgrazia, ma i suoi genitori, supportati dai legali Giulio Cesare Bonazzi e Simona Magnani, hanno aperto nuovi squarci di verità.

Ieri, il gip Andrea Rat ha ordinato alla Procura di formulare l’imputazione coatta a carico dei due legali rappresentanti della pizzeria dove Elena lavorava. Si configura, dunque, un infortunio sul lavoro con conseguenze mortali che sarebbero derivate da una violazione delle norme di sicurezza a causa della condizione delle gomme. Mentre, ancora aperta, è la questione della velocità alla quale la 20enne viaggiava. È questa la tesi principale dell’avvocato della difesa Nino Giordano Ruffini.

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