“Il decreto Pnrr” approvato con la fiducia in Italia “contiene delle misure che riguardano la struttura di governance del Pnrr e questi aspetti sono collegati al Pnrr italiano, ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr, compresa questa misura sull’aborto”. A dirlo è stata la portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts, nel briefing quotidiano con la stampa.

Come già evidenziato nelle scorse ore da ilfattoquotidiano.it, a Bruxelles non è passato inosservato il blitz della maggioranza che, sul decreto Pnrr ha inserito modifiche su argomenti che niente hanno a che vedere con il piano. Il riferimento è stato, in particolare, all’emendamento che ha incentivato l’ingresso di associazioni che “sostengono la maternità” all’interno dei consultori pubblici. La mossa della destra è stata criticata anche dalla ministra socialista spagnola per l’Uguaglianza, alla quale Giorgia Meloni ha replicato dicendo di “non dare lezioni”.

Alle polemiche che arrivano dall’estero però, Fdi continua a rispondere sostenendo che non “conoscono la norma”. Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, “sarebbe grave se le reprimende venissero mosse per ignoranza, gravissimo se si trattasse di voluta distorsione della realtà dei fatti”. E ancora: “La dichiarazione (della portavoce della commissione, ndr) è poi amplificata maliziosamente dalla sinistra che la vede come la stroncatura di una misura con la quale il governo vorrebbe sottrarre risorse del Pnrrr per finanziare le associazioni Pro life”. Ieri il Pd ha presentato un ordine del giorno sul diritto all’interruzione di gravidanza che ha spaccato la stessa maggioranza. E oggi rilanciano: “La libertà di autodeterminazione delle donne non ha nulla a che fare con il decreto sul Pnrr votato alla Camera e che voteremo al Senato”, ha detto il capogruppo a Palazzo Madama Francesco Boccia. “Non c’era bisogno che ce lo ricordasse, giustamente, la portavoce della Commissione europea per gli affari economici. Usare il Dl Pnrr del governo per introdurre le associazioni pro life nei consultori non ha nulla a che fare con le riforme del piano di ripresa e resilienza. La destra guidata da una donna ha solo voluto imporre una norma ideologica che è una offesa alle donne, alle libertà, alla dignità. Quanto avvenuto alla Camera è la conferma che l’obiettivo vero è impedire la piena applicazione della 194. Per questo al Senato riproporremo emendamenti e odg presentati alla Camera. A tutela della dignità delle donne e per impedire che sia fatto un uso strumentale di un decreto che dovrebbe servire alla ripresa del Paese e non a giocare sulla pelle delle donne e dei loro diritti”.

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