Duro intervento della deputata del Movimento 5 stelle, Gilda Sportiello. Durante la discussione alla Camera sul Dl Pnrr ha parlato sia contro la decisione del governo di non dare seguito a un ordine del giorno del Movimento 5 stelle sul diritto all’aborto, sia contro l’emendamento della maggioranza che apre le porte dei consultori agli antiabortisti.

“Oggi avete definitivamente calato la maschera – ha esordito Sportiello – Non c’è scritto da nessuna parte nella legge 194 che bisogna convincere le donne a non abortire. Questo è il vostro obiettivo”. “Questo emendamento – ha proseguito riferendosi alla scelta del governo di aprire le porte dei consultori ai Pro Vita – lo avete fatto decidere a un uomo. Lo avete fatto presentare a un uomo che deve decidere cosa dobbiamo fare noi donne con i nostri corpi”. “Siamo noi donne che scegliamo cosa vogliamo nella nostra vita, se essere madri o se non essere madri, nessuno ce lo concede o ci dà l’opportunità. Vi dovreste solo vergognare!”, ha poi attaccato la deputata.

Per poi raccontare la sua storia personale: “Le dico una cosa: sono madre, ho scelto di essere madre. Quattordici anni fa ho scelto di abortire, e sa perché lo dico qui, nel luogo più alto della rappresentanza democratica di questo Paese, in cui ancora oggi qualcuno fa fatica a dire la parola ‘aborto’ o gli tremano le gambe quando si parla di aborto? Lo dico qui perché non vorrei che nessuna donna che in questo momento volesse abortire si sentisse attaccata da questo Stato, perché una donna che oggi sceglie di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza possa sapere che c’è uno Stato amico, e non è questo Governo, perché, quando mi guardo allo specchio, non mi sento né colpevole né mi vergogno”. L’intervento si è concluso tra gli applausi dai banchi di M5S, Pd e Avs e le proteste dai banchi di FdI.

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