L’invito “alla calma” della Cina. La ferma condanna di Usa e Ue all’attacco iraniano, ma senza avallare l’ipotesi di un contrattacco. Intanto nel corso della giornata ci sarà una seduta straordinaria del G7 e in serata il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Si muovono i leader e si muove la diplomazia mondiale, per evitare una pericolosa escalation in Medio Oriente. E se Biden ha detto chiaramente a Netanyahu che gli Stati Uniti non sosterranno un contrattacco, il segretario di Stato americano Antony Blinken “si consulterà con gli alleati e i partner nella regione e in tutto il mondo nelle ore e nei giorni a venire” dopo l’attacco iraniano contro Israele. Lo riferisce la Cnn . “Gli Stati Uniti condannano con la massima fermezza l’attacco iraniano contro Israele”, ha dichiarato Blinken. “Pur non cercando un’escalation, continueremo a sostenere la difesa di Israele e, come ha chiarito il presidente, difenderemo il personale statunitense”. Vediamo le posizioni internazionali più nel dettaglio.

Nato – La Nato condanna l’attacco notturno dell’Iran su Israele come una “escalation” dell’instabilità regionale, invitando con urgenza “moderazione” da tutte le parti. “Condanniamo l’escalation notturna iraniana, invitiamo alla moderazione, mentre monitoriamo gli eventi da vicino. E’ di vitale importanza che il conflitto in Medio Oriente non vada fuori controllo”, ha dichiarato il portavoce dell’Alleanza atlantica Farah Dakhlallah.

Europa ed Italia – “Condanniamo fermamente l’attacco lanciato dall’Iran contro Israele. Bisogna fare tutto il possibile per evitare un’ulteriore escalation a livello regionale. Bisogna evitare ulteriori spargimenti di sangue. Continueremo a seguire da vicino la situazione insieme ai nostri partner”, dichiara il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. “Condanno fermamente l’attacco palese e ingiustificabile dell’Iran contro Israele e invito l’Iran e i suoi delegati a cessare immediatamente questi attacchi”, afferma la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. Secondo la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola “Gli attacchi senza precedenti di droni e missili da parte dell’Iran contro Israele rappresentano una grave escalation” che “rischia di innescare ulteriore caos in tutto il Medio Oriente”.

“La Francia condanna con la massima fermezza l’attacco dell’Iran contro Israele. Con un’azione così senza precedenti, l’Iran ha oltrepassato una nuova soglia per quanto riguarda le sue attività destabilizzanti e sta rischiando una potenziale escalation militare”, scrive su X il ministro degli Esteri francese, Stéphane Séjourné. Secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz “L’attacco aereo sul territorio israeliano lanciato stasera dall’Iran è irresponsabile e ingiustificabile. L’Iran rischia una conflagrazione. Siamo a stretto contatto con Israele e ora discuteremo tutto il resto con i nostri alleati”. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha condannato a sua volta l’attacco di Teheran e ha esortato “responsabilità e moderazione” da parte dei leader internazionali per “evitare a ogni costo un’escalation2.

Giorgia Meloni ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. “La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”, scrive la presidente del Consiglio sui suoi canali social. “Un fatto positivo che l’attacco iraniano sia concluso. È stato bloccato da Israele con la collaborazione degli alleati. Si tratta di un atto da condannare assolutamente. Ora il nostro obiettivo come governo italiano che presiede il G7 fare di tutto per evitare l’escalation e i contendenti siano più prudenti”, dice il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani che auspica ora prudenza da parte di Tel Aviv.

Stati Uniti e Gran Bretagna Joe Biden assicura a Israele un sostegno “incrollabile” ma avvisa Netanyahu che gli Usa non sosterranno un contrattacco contro l’Iran. “Gli Stati Uniti condannano l’attacco dell’Iran a Israele. Come ha affermato il Presidente, il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro le minacce provenienti dall’Iran è ferreo“, ribadisce il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Londra lancia un appello a Teheran a fermarsi, dopo le notizie dell’avvio di un attacco contro Israele in rappresaglia al raid recente subito dal consolato dell’Iran a Damasco. Lo si legge in un messaggio diffuso via X dal ministro degli Esteri britannico, David Cameron.

Medio Oriente – In una dichiarazione del ministero degli Esteri l’Egitto si è detto profondamente preoccupato per l’attacco dell’Iran contro Israele che potrebbe portare a una “pericolosa escalation tra i due Paesi”. Il Cairo chiede quindi di utilizzare il massimo della moderazione. L’Egitto, prosegue la nota, ritiene che la “grave escalation” sia il frutto della guerra nella Striscia di Gaza e delle “provocatorie operazioni militari” nella regione, sui cui il Cairo ha “ripetutamente avvertito”. Anche l’Arabia Saudita chiede “moderazione”. Il ministero degli Esteri di Riad esprime preoccupazione e mette in evidenza l’importanza di “prevenire una ulteriore escalation” della crisi. “Il Consiglio di sicurezza dell’Onu deve assumersi la responsabilità di mantenere la pace e la sicurezza internazionale”, aggiunge il dicastero saudita. Il presidente iracheno ha chiesto di “ridurre le tensioni” in Medio Oriente e ha invitato a non “espandere il conflitto”. Riferendosi agli “ultimi sviluppi nella regione e alle loro ripercussioni”, il presidente Abdel Latif Rachid ha anche sottolineato in un comunicato stampa “la necessità di fermare l’aggressione contro la Striscia di Gaza e di trovare una soluzione alla questione palestinese”

Il Pakistan ha espresso “profonda preoccupazione” sugli sviluppi in Medio Oriente e sottolinea “la necessità di sforzi internazionali per prevenire un’estensione delle ostilità nella regione e per un cessate il fuoco a Gaza”.

Cina e Russia- Anche Pechino ha espresso “profonda preoccupazione” per l’attuale escalation in Medioriente e ha invitato le parti interessate “a esercitare calma e moderazione per prevenire ulteriori escalation”. È quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Pechino. “La situazione attuale è l’ultima conseguenza del conflitto di Gaza. Non dovrebbero esserci più ritardi nell’attuazione della risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il conflitto deve finire adesso. La Cina invita la comunità internazionale, in particolare i Paesi influenti, a svolgere un ruolo costruttivo per la pace e la stabilità della regione”, conclude la nota. Il ministero degli Esteri russo invita alla “moderazione” dopo gli attacchi iraniani contro Israele. “Esortiamo tutte le parti coinvolte a mostrare moderazione. Contiamo sul fatto che gli Stati regionali risolvano i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici”, ha dichiarato il ministero in un comunicato.

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