Una serata di musica si è trasformata in tragedia giovedì sera al Nelson Mandela Forum di Firenze, dove Antonio Morra, un uomo di 47 anni, ha perso la vita in seguito a un incidente avvenuto durante il concerto dei Subsonica. L’uomo è stato colpito da un pugno che lo ha fatto cadere dalle scale esterne del palazzetto, causandogli gravi lesioni craniche che sono risultate fatali.

Le forze dell’ordine hanno agito prontamente, identificando e fermando l’individuo accusato di aver sferrato il colpo mortale. La polizia ha basato le proprie azioni su elementi raccolti dalle immagini di videosorveglianza e dalle testimonianze degli astanti, delineando un quadro chiaro dell’accaduto. Il fermo, avvenuto poche ore dopo il tragico evento, riguarda un uomo parte di un gruppo di operai e facchini, incaricati dal montaggio e smontaggio del palco, che secondo le ricostruzioni avrebbe colpito Morra alle spalle mentre quest’ultimo si trovava sulle scale esterne.

Antonio Morra, originario di Potenza e residente a Pistoia da circa 15 anni, era al concerto con la moglie e lavorava come magazziniere in una ditta di smistamento pacchi a Calenzano. Gli amici e i conoscenti lo descrivono come un grande appassionato di musica e tifoso del Napoli, oltre che una persona profondamente credente: la sua morte lascia un vuoto incolmabile nella vita della moglie Giuseppina Scuotti e dei loro tre figli.

La procura, guidata dal pubblico ministero Alessandro Piscitelli, ha aperto un’indagine per omicidio preterintenzionale, considerando il decesso di Morra una conseguenza non voluta ma prevedibile dell’aggressione. È stata ordinata un’autopsia per chiarire ulteriormente le cause esatte della morte e le circostanze dell’incidente.

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