“Noi crediamo che si possano trovare le condizioni chiare, politiche, programmatiche, per una convergenza unitaria sulla candidatura di Michele Laforgia“. Nel caos del Pd barese assediato dalle inchieste, una fronda del partito cittadino chiede alla dirigenza di mollare il suo candidato Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro, e puntare su Laforgia, avvocato già sostenuto da M5s, Sinistra italiana, Italia viva e +Europa, come frontman alle amministrative dell’8 e 9 giugno. Dopo le primarie saltate per l’indagine per voto di scambio che ha coinvolto un’assessora regionale dem, Laforgia aveva rimesso la sua candidatura ai partiti. Ora la presidente del Pd barese Titti De Simone, insieme ai dirigenti locali Gianni Giannini, Antonella Morga, Nicola Biancofiore e Umberto Stravolo, invita la segretaria Elly Schlein a puntare su di lui dopo gli scandali: “Il Pd è un partito plurale, che al proprio interno possiede tutte le energie e tutti gli anticorpi, democratici e sani, generosi e nuovi, per essere guida di un percorso di rilancio”. E una parte della comunità dem “è già con Laforgia“, scrivono in una nota.

“La situazione che si è venuta a determinare sulle prossime amministrative di Bari richiede a tutto il centrosinistra di far prevalere la politica, per ritrovare le ragioni dell’unità di tutto il campo progressista contro le destre”, aggiungono gli esponenti del Pd barese. “Abbiamo il dovere di compiere un passo avanti, a partire dalla necessità di contrastare la battaglia strumentale che in maniera sgrammaticata, anche da un punto di vista istituzionale e di governo, il centrodestra sta tentando di fare su Bari”. Occorre, dunque, aprire “una stagione nuova, di rilancio e di innovazione del governo di centrosinistra, dopo un ciclo di vent’anni. Ciò presuppone anche un rinnovamento fisiologico e necessario delle classi dirigenti che guideranno la città e la Regione nei prossimi mesi e anni”, concludono.

Una presa di posizione che però non piace affatto al segretario dem barese, Gianfranco Todaro. “In ore non facili per il centrosinistra pugliese, che richiederebbero il senso di responsabilità di tutti, la giornata si apre con dichiarazioni di alcuni dirigenti del Partito democratico di Bari città, che sostengono che la soluzione affinché il fronte progressista non si laceri in vista delle amministrative sia la convergenza dell’intera coalizione sulla candidatura di Michele Laforgia. Ho sopportato per un lungo anno che la presidente dell’Assemblea cittadina, assieme a uno sparuto numero di altri dirigenti del Pd locale, esprimesse una linea completamente autonoma rispetto a quella determinata dagli organismi, compreso quello da lei presieduto. Ma adesso basta. Non posso più tacere“, dichiara in un comunicato di risposta. “Il candidato del Partito democratico alle elezioni amministrative di Bari del 2024 si chiama Vito Leccese. Non lo ha deciso un singolo. Lo ha deliberato proprio l’Assemblea cittadina, all’unanimità, seppur con l’astensione degli stessi dirigenti che oggi firmano quel comunicato in favore di una chiusura unitaria su Michele Laforgia”, ribadisce.

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