Scende ancora, un poco, il costo delle rate dei mutui a tasso variabile. Stando alle rilevazioni di Banca d’Italia, i prestiti alle famiglie sono stati erogati lo scorso febbraio con un tasso medio Taeg (comprensivo delle spese accessorie) del 4,31% contro il 4,38% di gennaio. Le condizioni creditizie si fanno però più restrittive. I prestiti erogati dalle banche al settore privato sono diminuiti del 2,5% per cento sui dodici mesi (-2,6 nel mese precedente). I prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,3% (come a gennaio) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,8%. I depositi del settore privato sono diminuiti dell’1,2% (-2% in gennaio). Di contro la raccolta obbligazionaria è aumentata del 18% (21% in gennaio).

Il mercato attende ciò che farà la Banca centrale europea a partire da giugno. Un primo taglio al costo del denaro è dato praticamente per scontato e probabilmente in qualche misura già incorporato nei tassi attuali (più scende il costo del denaro Bce, più si riducono i tassi praticati su mutui a tasso variabile e su quelli di nuova erogazione, ndr). Secondo alcune simulazioni effettuate dal portale Facile.it con il taglio di inizio estate la rata media di un mutuo variabile potrebbe scendere di 22 euro. Se poi l’allentamento monetario proseguisse si potrebbe raggiungere a giugno 2025 un risparmio di 100 euro al mese.

“L’Euribor, l’indice cui sono legati i mutui a tasso variabile, tende a muoversi spesso anticipando le mosse della Banca centrale, tanto è vero che negli ultimi giorni è tornato a scendere, arrivando sotto la soglia del 3,9% per quello a tre mesi”, spiegano gli esperti di Facile.it. “Se il trend dovesse confermarsi anche nelle prossime settimane, i mutuatari potrebbero vedere i primi lievi benefici già dai prossimi mesi”. Considerando un mutuo medio variabile sottoscritto a gennaio 2022 (126mila euro in 25 anni, LTV 70%), la cui rata a marzo 2024 ha superato i 750 euro, Facile.it ha calcolato che, poiché l’Euribor a 3 mesi dovrebbe scendere al 3,05% entro la fine dell’anno e arrivare intorno al 2,63% entro giugno 2025, la rata diminuirebbe di 65 euro entro dicembre 2024, per poi arrivare ad un calo di quasi 100 euro a giugno 2025.

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