Pavel Petronel Tanase, nato in Romania e residente a Settimo Torinese, in provincia di Torino, di 45 anni. Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, in provincia di Messina. Sono loro le tre vittime identificate dopo il gravissimo incidente alla centrale idroelettrica di Bargi di Enel Green Power. In quel momento tra il piano sotterraneo 8 e quello 9 della centrale, oltre 30 metri sottoterra, c’era una squadra di 15 operai, tutti di diverse ditte esterne. In tre sono miracolosamente illesi. In 8 sono stati riportati in superficie nelle ore successive: oltre alle tre vittime, altri cinque operai, gravissimi, sono ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa. Di quattro loro colleghi, ancora martedì sera, non c’era alcuna traccia: dispersi, con speranze sempre più flebili di ritrovarli in vita al passare delle ore.

La vittima più giovane è Vincenzo Franchina, nato a Patti, in provincia di Messina, il 12 maggio del 1988 e residente a Sinagra. Sul suo profilo Facebook la foto di copertina lo ritrae nel giorno del suo matrimonio, a maggio dell’anno scorso, mentre taglia la torta nuziale con la sposa. Era un elettricista industriale diplomato all’istituto tecnico industriale Torricelli in provincia di Messina. “Vincenzo era un bravissimo ragazzo, un anno fa aveva preso la sua valigia e aveva lasciato la sua Sicilia perché voleva lavorare. Faceva l’elettricista e per le vacanze tornava sempre nel suo paese” racconta Emanuele, un amico ed ex collega. “Si era sposato un anno fa e aveva una bambina di due anni che ora è rimasta senza il suo papà”, ha aggiunto l’amico.

Insieme a lui, durante l’esplosione, c’era anche Mario Pisano, il più anziano tra le vittime. Ex dipendente Enel, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe, un paese di novemila abitanti. Lavorava nonostante avesse quasi 74 anni, età che avrebbe compiuto il prossimo 8 maggio. Pisano era infatti in pensione, e lavorava con partita iva, fa sapere il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli. Lascia la moglie, due figli adulti e i nipoti. Per San Marzano di San Giuseppe è la seconda morte di un concittadino a seguito di un incidente sul lavoro nell’arco di 24 ore: sempre a martedì risale la morte di Angelo Cotugno, che lavorava per la ditta Semat, rimasto folgorato dopo aver toccato i cavi ad alta tensione.

Avrebbe invece compiuto 46 anni il 23 giugno Pavel Petronel Tanase. Di origine romene, ma residente in Piemonte, a Settimo Torinese, poco distante dal capoluogo, Pavel lascia la moglie e due gemelli nati nel 2010. “Fra le vittime dell’incidente avvenuto ieri alla centrale idroelettrica di Bargi, nell’Appennino emiliano, hanno perso la vita tre persone e si registrano 4 dispersi e vari feriti. Una delle vittime è un cittadino settimese, Pavel Petronel Tanase, 45 anni”, scrive il Comune. “La comunità intera, sconvolta da questo devastante incidente dove piangiamo nuovamente persone cadute sul luogo di lavoro, si stringe nel cordoglio ai familiari e agli amici delle vittime, in particolare ai cari del nostro concittadino”.

Sono cinque gli operai rimasti feriti gravemente. Un operaio è stato trasportato al Centro Grandi Ustioni dell’ospedale di Pisa, e sembra essere in pericolo di vita, secondo quanto appreso. L’uomo ha ustioni serie in diversi parti del corpo. Altri due colleghi sono stati portati uno a Parma e uno all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove è ricoverato in prognosi riservata in Rianimazione con problemi respiratori causati dall’inalazione di sostanze tossiche. Quattro di loro sono stati trasportati all’ospedale in codice 3. Il più grave è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena, è in prognosi riservata nel reparto Grandi Ustionati. Nello stesso ospedale è ricoverato anche un altro operaio, l’unico in codice 2, che nell’incidente ha riportato un’ustione a una mano di minore gravità e si trova in osservazione breve intensiva. Due feriti lievi sono invece rimasti tutto il giorno sul posto: non si sono voluti allontanare per rimanere vicino ai compagni.

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