Un’ora e una manciata di minuti per prendersi Miami e il secondo posto nel ranking mondiale. Così facile da provocare l’ironia di un altro campione, che di imprese se ne intende. Valentino Rossi esalta Jannik Sinner per il modo in cui ha sconfitto Grigor Dimitrov nella finale del torneo in Florida: “Non ho fatto neanche in tempo a mettermi comodo”, ha scritto il Dottore sul suo profilo Instagram ringraziando il tennista, definito “grande” dal nove volte campione del mondo di motociclismo.

I complimenti di Rossi non sono stati gli unici ricevuti da Sinner per il tredicesimo titolo in carriera, il terzo dall’inizio del 2024 dopo i successi agli Australian Open e a Rotterdam. Antonio Conte, Pecco Bagnaia, Filippo Magnini, i colleghi Hubert Hurkacz e Fabio Fognini, che lo ha definito “grande Carotino”: sono stati decine i campioni dello sport a congratularsi con lui per la splendida prestazione. Perfino Carlos Alcaraz, lo spodestato dal secondo posto nel ranking mondiale, ha commentato il post celebrativo di Sinner applaudendo la sua prestazione.

“Non ci sono parole… strepitoso”, il post di Flavia Pennetta, che era stata l’ultima tennista italiana a vincere uno Slam prima del trionfo dell’altoatesino a Melbourne. E anche la sconfitta di quella storica finale agli Us Open 2015, Roberta Vinci, ha celebrato l’ultimo trionfo. L’applauso del presidente del Coni Giovanni Malagò è invece racchiuso in un lungo post: “La storia già gli appartiene ma lui continua a riscriverla – ha scritto su X – Un Sinner stellare diventa il primo azzurro a vincere il MiamiOpen, il primo a mettere in bacheca due Masters 1000 e il primo numero 2 al Mondo, ranking migliore di sempre per il tennis tricolore. Difficile trovare nuovi aggettivi per un campione senza confini. Continua a farci sognare, Jannik”.

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