Soltanto 10 ospedali su 36 rimangono operativi nella Striscia di Gaza, dopo che martedì l’ospedale al-Amal di Khan Younis ha cessato di funzionare. Lo sottolinea l’Organizzazione mondiale della sanità attraverso il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, che su X ha sottolineato: “Il sistema sanitario sopravvive a malapena”. All’inizio della settimana le forze israeliane hanno circondato gli ospedali al-Amal e Nasser, mentre continuavano l’assedio dell’ospedale al-Shifa di Gaza City, il più grande complesso medico della Striscia. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha detto che uno dei suoi membri del personale è stato ucciso quando i carri armati israeliani si sono improvvisamente ritirati dalle aree intorno ai due ospedali tra pesanti bombardamenti e colpi di arma da fuoco. “Ancora una volta – ripete il Dg dell’agenzia – l’Oms chiede la fine immediata degli attacchi agli ospedali di Gaza e chiede la protezione del personale sanitario, dei pazienti e dei civili”. La Mezzaluna Rossa ha anche dato notizia del rilascio, dopo 47 giorni di carcere, di sette operatori sanitari arrestati dall’esercito israeliano durante il raid all’ospedale di Al Amal il 9 febbraio. Tra questi c’è anche il direttore dei servizi ambulanze e di emergenza a Gaza, Mohammed Abu Musabeh

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