Angelika Hutter, la donna tedesca di 33 anni che l’estate scorsa, il 6 luglio, con la sua auto aveva investito e ucciso una famiglia a Santo Stefano di Cadore in provincia di Belluno, sarà in regime di libertà vigilata. Oggi per lei, 25 marzo, scadono i termini di carcerazione preventiva e lascerà dunque il carcere della Giudecca di Venezia dove è rinchiusa ormai da mesi.

Secondo quanto riporta Il Gazzettino, la giovane attenderà in una struttura dove sarà sottoposta a cure l’avvio del processo che dovrebbe iniziare nelle prossime settimane. Due settimane fa un collegio di periti aveva infatti sancito che Hutter può sostenere il giudizio. Il vizio di mente che le era stato riscontrato al momento del fatto, non la esonera dal comparire davanti al giudice. Durante la detenzione inoltre la donna è stata sottoposta anche ad un trattamento sanitario obbligatorio dopo che si era scagliata con violenza contro altre detenute e polizia penitenziaria.

Dal giorno dell’incidente Hutter era in cella a Venezia. Dopo la valutazione del collegio peritale, sarebbe stato stabilito il trasferimento in una struttura protetta dove dovrà rimanere e dove sarà sottoposta a cure. Gli psichiatri avrebbero inoltre valutato la sua pericolosità basata sulla patologia della 33enne tedesca, una malattia grave che, secondo gli specialisti incaricati di analizzare la sua situazione, potrebbe portarla a commettere nuovi reati. Non è stato reso noto in quale struttura Angelika Hutter sarà ospitata ma è possibile che venga trasferita in un posto vicino alla sua residenza in Germania, dato che non è cittadina italiana, anche se ciò vorrebbe dire lasciare l’Italia.

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