“L’attentato di Mosca? Ancora non sappiamo troppe cose, ma l’Ucraina, anche se non ha fatto niente, finisce nel novero dei sospetti per aver accusato Putin di esserselo fatto da solo”. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda sabato sera su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi, il sabato alle 21.25 con la partecipazione di Andrea Scanzi su Nove, ha commentato la strage al Crocus City Hall del 22 marzo, in cui sono morte 143 persone falciate dalle armi automatiche di quattro uomini in mimetica. “Al momento non possiamo sapere esattamente chi sia stato. Non possiamo sapere se quelli arrestati hanno veramente fatto l’attentato. Se sono dell’Isis, mandati dall’Isis o se sono dell’Isis, mandati da altri gruppi. Se è vero che stessero scappando in Ucraina e in quel caso se il governo lo sapeva, o se invece magari volevano scappare in Bielorussia. Sono troppe le cose che non sappiamo per poter trarre delle conclusioni. – ha premesso il giornalista – Io invidio sempre quelli che un minuto dopo già sanno chi è stato. Certo, se l’Ucraina non è stata, ogni volta che apre bocca finisce nel novero dei sospetti, anche se non ha fatto niente, perché poco dopo l’attentato, una delle prime reazioni è stata quella del capo dei servizi segreti militari di Kiev che diceva che l’attentato se l’era fatto Putin. – ha continuato Travaglio – Allora, se c’è una cosa che mi pare che possiamo dire, è che Putin ne esce pesantemente sfregiato perché aveva sempre capitalizzato popolarità, garantendo la sicurezza. Farsi scappare una cellula che arriva indisturbata in un teatro dopo l’allarme che avevano lanciato i servizi occidentali il 7 marzo, è una figuraccia, quindi, che se lo sia fatto da solo lo poteva dire soltanto un demente”. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, “quando si raccontano balle così grosse, poi uno si chiede: ‘Ma perché me lo racconti?’ Quindi forse se l’Ucraina, oltre a essere estranea, vuole anche sembrarlo, dovrebbe cercare di stare zitta perché ogni volta che parlano sembrano colpevoli, anche se non hanno fatto niente“. Per il giornalista si tratta di un “complottismo assurdo” simile a quello secondo cui, dopo il 7 ottobre, alcuni dissero che dietro Hamas c’era il Cremlino, un’assurdità sbugiardata dallo stesso ambasciatore israeliano che disse: ‘Putin non ha niente a che fare con Hamas'”. Infine, “c’è sicuramente una lunga tradizione anti jihadista e anti islamista di Putin, dalla Cecenia alla Siria, alle altre repubbliche islamiche ex sovietiche. Però è anche vero che sono tensioni molto vecchie, quindi è abbastanza strano che gli islamisti attacchino la Russia in questo momento, il non vuol dire che non sia possibile”, ha concluso Travaglio.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

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Padellaro, Carofiglio, Boldrini e Feltri ospiti di Sommi ad Accordi&Disaccordi il 23 marzo alle 21.25 su Nove. Con Travaglio e Scanzi

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