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Altra mazzata per Mirafiori. Stellantis sceglie la Polonia per assemblare le elettriche del partner cinese Leapmotor

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Si allontanano le speranze di rinascita per lo stabilimento Stellantis di Mirafiori, storico sito produttivo della fu Fiat. I dipendenti sono in cassa integrazione, il gruppo parla di rilancio mentre sigla accordi per accelerare sugli esodi incentivati. Ora svanisce anche l’ipotesi Leapmotor, il partner cinese del gruppo franco italiano per cui si era prospettata la possibilità di venire a produrre le sue vetture elettriche To3 sotto al Mole, circa 150mila all’anno. La casa cinese e Stellantis ha alla fine scelto la Polonia, le auto saranno costruite a Tychy. La produzione dovrebbe iniziare già a fine giugno, utilizzando la tecnica semi-knocked down (SKD) che prevede la trasformazione di kit parzialmente assemblati in veicoli finiti.

Tychy ha il vantaggio di garantire costi del lavoro più bassi per un prodotto progettato per essere accessibile a un’ampia gamma di clienti. E il lavoro di assemblamento di un’elettrica non necessita di professionalità particolarmente strutturate come quelle che è in grado di offrire l’area torinese. Un portavoce di Stellantis ha rifiutato di commentare. Con un’autonomia di 280 chilometri (174 miglia), il T03 viene già importato in alcuni mercati europei, tra cui la Francia, con prezzi a partire da circa 20mila euro (21.642 dollari). Il modello si propone di aiutare Stellantis a potenziare la sua offerta di veicoli elettrici a basso costo e a competere con Renault.

Stellantis ha dichiarato l’anno scorso che avrebbe acquistato una partecipazione del 21% in Leapmotor per 1,6 miliardi di dollari. Come parte dell’accordo, le due case automobilistiche hanno anche annunciato una joint venture, conferendo a Stellantis i diritti esclusivi per costruire, esportare e vendere i prodotti Leapmotor al di fuori della Cina, una novità assoluta per una casa automobilistica occidentale.

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